Ancora una volta, il governo di turno (in questo caso, quello di Giorgia Meloni, che pure sul tema si era speso in promesse di ogni sorta) ha perso l’occasione di dimostrare coerenza e rispetto nei confronti dei cittadini italiani. Nonostante le numerose promesse elettorali e gli impegni presi in passato, la tanto attesa proposta di abolizione del Canone RAI è rimasta nel cassetto. Anzi, è proprio sparita. Un silenzio assordante che suona come una presa in giro per milioni di contribuenti costretti a pagare una tassa ormai assurda e anacronistica.
Una tassa eterna
Il cosiddetto canone RAI viene giustificato come un contributo per garantire un servizio pubblico di qualità, ma i fatti dimostrano tutt’altro. Negli anni abbiamo assistito a sprechi, stipendi d’oro, programmi discutibili e una gestione che spesso ha risposto più a logiche da consorteria che all’interesse (pubblico) dei telespettatori. Il tutto mentre la tecnologia ha reso obsolete le vecchie giustificazioni per l’imposta: oggi l’informazione e l’intrattenimento sono accessibili ovunque e in molte forme diverse, senza che sia necessario imporre un balzello obbligatorio a tutti.
Il governo soffre di amnesia?
Durante gli anni, diverse forze politiche hanno promesso di intervenire sul canone RAI, valutando la sua abolizione o quantomeno una drastica riduzione. Tra queste, proprio quella di Giorgia Meloni. Eppure, una volta al potere, va sempre allo stesso modo: tutto dimenticato. Che soffrano, tutti, di amnesia? Chissà, ma il risultato è sempre uguale. Nessuna proposta concreta, nessun intervento serio, solo un imbarazzante silenzio che tradisce il solito atteggiamento della politica: proclami per raccogliere voti, zero azioni per rispettare gli impegni presi.
Pantalone paga, ma ricorda..
Questa situazione è inaccettabile. Non si può continuare a chiedere sacrifici agli italiani mentre si mantengono privilegi e sprechi in un sistema che non funziona. Se un governo – qualsiasi governo – ha davvero a cuore gli interessi dei cittadini, deve dimostrarlo con i fatti, non con le parole.
Altrimenti Pantaloni paga, e continuerà a pagare. Ma non soffre di amnesia: perciò non aspettatevi che dimentichi, a sua volta, le promesse tradite.