Le organizzazioni dei tassisti Uri, Confartigianato, Uti, Ata Casartigiani, Cna, Fast, Uil Trasporti, Atapl Claai, Assartigiani, Uritaxi Lazio, e il Codacons (anche in rappresentanza di altre associazioni dei consumatori), si sono riunite oggi a Roma per mettere a punto una possibile proposta condivisa sulle problematiche del trasporto pubblico taxi, da presentare all’ assessore alla Mobilità, Antonello Aurigemma.
L’obiettivo comune è quello di presentare nei prossimi giorni all’amministrazione capitolina, una proposta condivisa che sia trasparente e che risponda alle esigenze della categoria dei tassisti e degli utenti.
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Ma in questi giorni, in seguito a un articolo pubblicato sul “Corriere della Sera” (v. l’articolo a questo link: http://archiviostorico.corriere.it/2011/gennaio/27/Stangata_taxi_nel_mirino_dell_co_10_110127004.shtml) il 27 gennaio u.s., i cosiddetti “Saggi” – componenti della Commissione che ha dato parere favorevole all’aumento delle tariffe dei taxi romani – dopo aver ricevuto la bocciatura dei tassisti, dei consumatori, del Tar del Lazio (v. ordinanza tar lazio taxi), e infine dello stesso Comune di Roma in merito all’adeguamento dei tassametri, hanno “preso d’aceto”, minacciando pesanti azioni risarcitorie contro il Codacons (v. lettera dei saggi).
E solo per aver criticato l’operato dei “Saggi”, ripredendo un motivo del ricorso al TAR che la legge proprio definisce di “incompetenza”.
Ma questa parola ha molto irritato i 4 che hanno dato mandato agli avvocati di chiedere i danni per la “lesione della loro dignità” (v. diffida saggi).
Ciò nonostante avessimo precisato che si trattava di una definizione giuridica e ovviamente riferita solo a quel parere, essendo ovvio che i 4 siano competenti nel loro lavoro (si v. precisazioni 23 febbraio) ma che per quel parere non hanno dimostrato sufficiente competenza.
Col senno di poi, considerata la pronuncia del Tar che ha bocciato i rincari e gli errori anche abbastanza gravi contenuti nel parere della Commissione dei saggi, tale definizione non appare poi così abnorme o tesa in alcun modo a risultare offensiva.
E anzi il CODACONS ora ha dovuto addirittura chiedere al TAR di trasmettere il loro parere alla Procura della Repubblica per valutare eventuali reati e strane incoerenze, e ora ha chiesto loro di spiegare come hanno potuto scrivere quel parere ormai ritenuto errato da tutti riservandosi in caso contrario di inoltrare una denuncia penale per abuso di atti di ufficio nei loro confronti (v. richiesta chiarimenti)
Ma i 4 saggi (Luigi Maggio, Luca Avarello, Andrea Magnanelli e Mauro Orefice) hanno preso d’aceto, dando mandato ad un legale, che ha comunicato l’intenzione dei 4 soggetti di querelare l’associazione.
Il Codacons ha così deciso di rendere pubbliche le comunicazioni inviate dai saggi all’associazione, e le relative risposte, affinché i cittadini possano farsi un’idea ed esprimere la propria opinione (v. comunicazione pubblicazione corrispondenza per portare a conoscenza i cittadini affinché esprimano la loro opinione).
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