Sul fronte dei listini al dettaglio qualcosa non va nel nostro Paese. Nonostante il crollo dell’energia e il calo delle bollette, per i beni primari come alimentari e carrello della spesa i prezzi continuano a salire con percentuali a due cifre (rispettivamente +11,9% e +11,3% su base annua), al punto che solo per cibi e bevande un nucleo, a parità di consumi, spende in media 915 euro in più all’anno.
Neache a dirlo, sono le famiglie meno abbienti a pagare un conto salatissimo, dissanguando le proprie già scarse finanze per non comprimere ulteriormente i consumi.
A questo punto è davvero evidente e bisogna dirlo ad alta voce: qualcuno sta speculando sulla pelle dei consumatori – cioè, su di noi – evitando di ribassare i listini nonostante ci siano tutte le condizioni per una discesa dei prezzi. Per questo motivo abbiamo chiesto il contributo del Ministro della salute, Orazio Schillaci, affinché metta a disposizione gli agenti dei Nas allo scopo di svolgere, in collaborazione con la Guardia di Finanza, controlli presso produttori ed esercizi commerciali, verificando possibili anomalie nella formazione dei prezzi al dettaglio. E per questo apprezziamo la decisione del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, di avviare azioni per rafforzare il monitoraggio dei prezzi. Una mossa utile, certo; ma in generale è tempo di condurre una battaglia più incisiva contro le speculazioni.
In questo senso, è indispensabile darsi da fare – senza aspettare che qualcuno, dall’alto, arrivi a salvarci: cosa che come al solito non succederà. Attivarsi e partecipare direttamente è l’unica strada possibile: mai come adesso è infatti necessario mettere in campo ogni sforzo per stanare chi si sta arricchendo sulle spalle delle famiglie
Per questo ci serve il tuo supporto: aiutaci a fermare i rincari. Puoi segnalare – su un’apposita piattaforma – aumenti improvvisi dei prezzi di beni e servizi: dal caffè all’ortofrutta, dalla carne alle tariffe di hotel, ristoranti e stabilimenti balneari.