Se Totti ci ripensa

Cari amici,

oggi vorrei parlarvi di ludopatia. Non per “annoiarvi” con numeri e statistiche poco confortanti, ma per rispondere ai tanti tifosi che ci hanno scritto in seguito alla pubblicazione di una nostra lettera aperta a Francesco Totti.

Capisco che i tifosi siano affezionati al loro “beniamino”, ma ci tengo a precisarlo: noi non abbiamo nulla contro Totti. Se ci siamo rivolti a lui è proprio perchè rappresenta un idolo e un esempio per centinaia di migliaia di tifosi in tutta Italia.

Riepilogo la vicenda, per chi non avesse avuto modo di seguirla. Il capitano della A.S. Roma è diventato testimonial della nuova campagna pubblicitaria del “10elotto”, il cui spot è in onda, proprio in questi giorni, sulle TV italiane.

Il “10elotto” è un altro strumento, l’ennesimo, offerto sul mercato dei giochi: un mercato che non conosce crisi, anzi, solo numeri da capogiro. È un gioco come gli altri, ma con alcuni tratti che lo rendono un esempio significativo: in questo caso, infatti, il meccanismo è ancor più estremo. Le estrazioni avvengono, infatti, ogni 5 minuti, per tutto il giorno, come una giostra continua e senza sosta.

Noi, però, non abbiamo scritto a Totti per “quel” gioco in particolare: la nostra lettera nasce in relazione al tema del “gioco” in generale, un’emergenza sociale ormai totalmente fuori controllo. Una questione drammatica, che si concretizza con le schiere di giocatori seriali prigionieri del mito della “giornata buona”.

E invece, i giocatori patologici perdono sempre. Non parlo solo di soldi, ma di tutti i danni che la malattia del gioco d’azzardo comporta: ansia, depressione, perdita del lavoro, sviluppo di dipendenza da droghe e alcol, compromissione dei rapporti interpersonali e, nei casi più gravi, suicidio. La cronaca nera, se leggessimo con attenzione i giornali, ce lo dimostrerebbe ogni giorno.

Oggi, però, a nessuno sembra importare niente di quelli che finiscono in questa spirale. Le voci in loro favore sono poche, flebili e ignorate: il gioco, con le sue conseguenze distruttive, fa comodo a (quasi) tutti. Ecco perchè ci siamo rivolti a uno sportivo di fama mondiale come Francesco Totti, un giocatore che di partite ne ha vinte tante, per la partita più importante! Ecco perchè abbiamo chiesto il suo aiuto, stavolta, raccontandogli di patrimoni dilapidati, famiglie distrutte, suicidi, bambini catapultati in realtà inimmaginabili: perchè ne abbiamo bisogno!

Siamo, infatti, convinti che anche una semplice pubblicità possa fare la differenza, soprattutto se il testimonial in questione è un idolo e un esempio per centinaia di migliaia di tifosi in tutta Italia. Pensate che meraviglia se Totti, che è sempre stato attivo nel sociale, ed è stato protagonista di tante campagne meritevoli, scegliesse di ritirare la propria immagine dalla pubblicità del “10elotto” e diventare, invece, testimonial di uno spot contro il gioco d’azzardo!

Sarebbe un grande gesto a tutela dei cittadini, dei bambini, dei più deboli. Sarebbe un grande gesto per tutti noi!

A presto,

Carlo

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