Ma che fine ha fatto l’inchiesta su ONG e migranti?


Passa il tempo e alcune questioni spariscono dalla vista, senza che se ne sappia più nulla. Se ne parla per giorni, per settimane e per mesi e poi – di colpo – puf! Il tutto si tace, come se non fosse mai accaduto, e si passa alla vicenda successiva.

Un esempio concreto: a distanza di 5 anni dall’apertura delle indagini, nulla ancora si sa circa l’esito del procedimento avviato dalla Procura di Trapani sulla gestione dei migranti da parte delle ONG. Nel marzo del 2021 è arrivata la notizia della notifica di conclusione delle indagini per 24 soggetti, poi più nulla. Le ultime notizie che arrivano dalla Sicilia vedono purtroppo l’ennesimo rinvio del processo apertosi in Tribunale, a causa di questioni legate alla presenza di interpreti per gli indagati: il problema pare sia legato alle traduzioni, lunghe e tardive, delle testimonianze raccolte (rilasciate, prevalentemente, in lingue straniere).

Le indagini, nate anche su impulso di una inchiesta della trasmissione di Rai3 “Report”, coinvolgerebbero navi umanitarie e importanti ONG come Save The Children e Medici Senza Frontiere. Le accuse riguarderebbero, tra le altre cose, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e il sospetto di operazioni di salvataggio a volte concordate con alcuni trafficanti.

In un momento in cui la questione dell’immigrazione clandestina e delle ONG è tornata prepotentemente alla ribalta, c’è bisogno di risposte certe da parte della giustizia italiana, allo scopo di verificare la gestione dei flussi migratori ed escludere possibili legami tra organizzazioni umanitarie e trafficanti d’uomini. Sollecitiamo in tal senso il Tribunale di Trapani: il processo dev’essere portato a termine senza ulteriori rinvii legati a cavilli ed escamotage della difesa.

Ne va della credibilità della nostra giustizia, ne va della fiducia dei cittadini.

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