Ci siamo: oggi, lunedì 6 novembre 2023 (alle ore 16:30), presso Palazzo Castri 1864 (Piazza dell’indipendenza n. 7) a Firenze, si terrà un incontro con gli avvocati incaricati del ricorso al Tar Toscana contro la delibera dell’amministrazione comunale che ha imposto lo stop agli “affitti brevi” nella zona del centro storico.

Nelle scorse settimane ho spiegato le ragioni del nostro intervento per quanto riguarda la questione degli affitti brevi nel Comune di Firenze. Ormai, infatti, è storia nota la delibera con cui la giunta ha preteso di vietare, attraverso una modifica del Regolamento Urbanistico, le locazioni turistiche brevi all’interno del centro storico della città. Il problema da cui è scaturito il provvedimento è noto: riassumendo, il rischio è che i centri storici delle città a maggiore vocazione turistica – come Firenze – si trasformino in contenitori di appartamenti per affitti brevi, col rischio di modificare l’assetto abitativo e sociale dei centri abitati. Citando le parole del sindaco di Firenze:

“Il settore degli affitti brevi nel corso del tempo ha completamente smarrito la sua originaria vocazione, diventando una vera e propria forma di sfruttamento economico delle abitazioni civili. E in particolare nelle località che, come Firenze, sono a maggiore vocazione turistica”.

Il principio, lo ripeto una volta di più, è sacrosanto: la “stretta” annunciata è quindi stata puntualmente messa in pratica. Ma se da una parte almeno in via di principio è comprensibile (il turismo sta effettivamente “divorando” il centro storico, che si sta trasformando in un fondale per il turismo “mordi e fuggi”) lo è molto meno – per tutta una serie di ragioni – sul piano della concreta attuazione da parte della giunta di Palazzo Vecchio. Come scrivevo in precedenza:

Nonostante l’allarme sullo spopolameno dei centri storici e l’esplosione dei prezzi per gli affitti sia reale, la misura presa a Firenze è stata salutata con favore solo da alcuni, specie per l’intento tutto sommato condivisibile; ma è stata ed è criticatissima per la modalità utilizzata. Una critica che, detto per inciso, condivido pienamente visti i gravi profili di illegittimità per violazione di diverse norme e principi costituzionali, nonché della stessa normativa regionale in materia urbanistica.

Per questo la novità, che lo stesso sindaco ha definito “giuridicamente ardita” , non ci convince e non convince molti proprietari di immobili della zona coinvolta. Anche per questo, abbiamo deciso di avviare un ricorso a tutela dei diritti dei residenti coinvolti.

Tutti gli interessati sono invitati a partecipare gratuitamente all’incontro con gli avvocati incaricati dell’iniziativa.

In attesa dell’incontro è possibile ottenere info sull’iniziativa legale, organizzata dallo Studio Rienzi in collaborazione con il Codacons. Per tutto il resto – dubbi, domande, interrogativi – rimando all’appuntamento di persona. Appuntamento a Firenze!

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