Giustizia kafkiana: mancano gli autisti per trasferire i fascicoli in Tribunale!


Breve storia di ordinaria, cronica, elefantiaca lentezza della nostra giustizia. Come fossimo un libro di Kafka, anche in questo caso il procedimento si dilunga per una ragione che ha del surreale: un fascicolo che dalla Corte di Appello di Bologna dovrebbe essere recapitato in Cassazione, ma rimane bloccato a causa della mancanza di autisti adibiti al trasporto degli atti giudiziari. Una vicenda minore, che però restituisce alla perfezione la fotografia dei problemi che affliggono il nostro sistema legale.

In merito a un procedimento dinanzi la Cassazione, infatti, era stata chiesta copia del fascicolo alla Corte d’Appello, sentendosi rispondere che, nonostante gli atti siano pronti già dallo scorso mese di giugno, “il servizio di trasporto fascicoli viene garantito in modo insufficiente, vista la scarsità di autisti, e ciò impedisce una consegna tempestiva. Riteniamo comunque verosimile che la trasmissione possa avvenire nel giro di alcune settimane”. Al momento niente da fare quindi, non c’è modo di trasferire il fascicolo: ma niente paura, sarà spedito, forse (!), nelle prossime settimane – l’incredibile risposta ricevuta.

Il caso dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la lentezza della giustizia italiana e la carenza di risorse. Problemi che, anche per operazioni semplici come l’invio di atti da un ufficio giudiziario ad un altro, determinano tempi biblici. Un fatto purtroppo per niente nuovo: e non è un caso, d’altra parte, se rimane enorme il divario che ci separa dai nostri omologhi europei. Il nostro sistema giudiziario è pieno zeppo di punti critici, come certificato da osservatori internazionali e terzi. Lo prova, tra gli altri, un recente rapporto: i dati e le analisi confermano le nostre, eterne, mancanze.

Neanche i soldi bastano per sveltire ed efficientare la giustizia italiana, come ho già raccontato nelle scorse settimane. Sembra davvero di essere nei panni dell’impiegato di banca Josef K. – il protagonista de “Il Processo“, arrestato e perseguito dall’autorità senza che venga mai a sapere la natura del suo crimine. Ma con una preoccupazione in più: che il fascicolo relativo al processo venga trovato, e trasferito dove serve!

 

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