I cartelloni con i prezzi medi dei carburanti non servono a niente


Sono bastati pochi giorni, come ampiamente prevedibile (e previsto), per dimostrare che i cartelloni con i prezzi medi dei carburanti arrivati lungo le strade italiane lo scorso 1 agosto sono completamente inutili. Non si tratta certo di un pregiudizio, da parte mia e nostra, o di un parere di principio: basta dare un’occhiata ai prezzi, che non hanno affatto (purtroppo) accennato l’attesa discesa. Parliamo quindi, dati alla mano, di una misura che purtroppo si è rivelata fallimentare e non ha fatto scendere i prezzi dei carburanti alla pompa. Punto e basta. In questo modo, la strada è rimasta aperta per il vero tormentone della stagione balneare, il rincaro della benzina:

Un’abitudine quella dei rialzi estivi ormai consolidata, nota a tutti e quasi attesa, come il Festival di Sanremo; una prassi che, nonostante le promesse elettorali, nessun Governo è mai riuscito a fermare.

A parte i pochi che possono sconfinare in Slovenia, insomma, l’estate degli italiani è stata e sarà tutta percorsa da una costante: quella dei prezzi alle stelle per il carburante e gli spostamenti, in piena estate. Il Governo avrebbe fatto meglio a optare per provvedimenti più incisivi e in grado di calmierare i listini alla pompa, ma ormai il danno è fatto. Ciò che davvero serve in Italia per stroncare sul nascere le speculazioni sui listini al dettaglio è la definizione di ‘prezzo anomalo’, ossia la percentuale massima di aumento dei listini oltre la quale scatta l’illecito sanzionabile in base alle leggi dello Stato: una fattispecie prevista dalla legge 231 del 2005, che vieta gli aumenti eccessivi dei prezzi al dettaglio nel settore agroalimentare. Un principio che il governo deve estendere a tutti gli altri comparti, compresi i trasporti.

A oggi, però, siamo fermi ai cartelli che non servono a niente; e all’orizzonte non si vedono novità significative. E intanto, mentre perdiamo tempo a parlarne, 800 milioni inpiù rispetto all’anno scorso escono dalle tasche – già mezze vuote – degli italiani. In attesa che un Governo qualsiasi finalmente batta un colpo, non ci rimane – tanto per cambiare – che rimboccarci le maniche. Siamo pronti a denunciare per aggiotaggio tutti quei distributori che applicheranno listini superiori ai 2 euro al litro per il self, e invitiamo gli automobilisti a segnalare al Codacons (all’indirizzo info@codacons.it) tutti i casi in cui i prezzi superino questa soglia. Se non ci aiutiamo tra noi, amici miei, chi mai lo farà?

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