Aumenti abnormi per le bollette di luce e gas: e il Governo, che fa?


Alla fine la maxi-stangata per i consumatori italiani è arrivata davvero: luce +29,8%, gas +14,4%. Un salasso, in vista dell’autunno: in base alle nostre stime, in caso di tariffe costanti dell’energia e in assenza di nuove misure del Governo per abbattere le bollette, l’aggravio di spesa per ogni singola famiglia determinato dall’aumento deciso oggi dall’Autorità, sarà pari a circa +338 euro nel 2022 (+183 euro la luce, +155 euro il gas).

Tanto tuonò che piovve: nemmeno il Governo dell’incensatissimo Draghi è riuscito a impedire l’abnorme aumento delle tariffe luce e gas. L’azione dell’esecutivo ha limitato gli incrementi tariffari ma non ha evitato la batosta che dal prossimo 1 ottobre si abbatterà sulle tasche delle famiglie.

Si tratta dell’ultimo anello di una lunga catena di rincari, aumenti e balzelli, di cui sono stati spettatori (muti e sordi) i nostri politici di destra e di sinistra, che non hanno mai saputo trovare una soluzione al problema. Solo nel 2021 il forte incremento delle bollette è costato in totale +300 euro annui a nucleo (+145 euro la luce, +155 euro e il gas), negli ultimi 10 anni i rincari si sono accumulati e rappresentano ormai un quantum inaccettabile.

Va detto con chiarezza: le misure varate dal Governo per il prossimo trimestre non bastano, perché avranno effetti solo a tempo determinato: servono interventi strutturali per contenere la crescita delle bollette energetiche e ridefinire i criteri di calcolo delle tariffe, partendo dall’abolizione del canone Rai dalle bollette elettriche.

Altrimenti dovremo riconoscere, una volta di più, che niente per i cittadini italiani, i consumatori, noi tutti, è davvero cambiato.

Draghi o non Draghi.

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