Una provocazione (ben riuscita) sul Green Pass


Molti osservatori devono davvero aver perso lucidità, se non si sono accorti dell’evidenza: il Codacons, come tutti sanno, ha avviato un ricorso collettivo contro le sanzioni disciplinari nei confronti dei lavoratori a causa del Green Pass. La nostra posizione, perciò, è molto chiara: siamo favorevoli alla vaccinazione – tanto che a sostegno della campagna vaccinale anti Covid-19 offriamo gratis, per incentivarne la somministrazione, la polizza che prevede la copertura indennitaria contro il rischio di reazioni avverse o contagio a seguito della vaccinazione – ma allo stesso tempo siamo contrari a un uso del Green Pass in contrasto con i principi europei e strumentale all’obbligo di vaccinazione, con gravi ripercussioni sul diritto al lavoro.

Per questo, ha fatto ancora più rumore la nostra successiva provocazione (che ha avuto un grande successo): sospendere il reddito di cittadinanza e la pensione a chi non si sottopone al vaccino contro il Covid-19, dopo aver deciso di estendere il Green pass obbligatorio a tutto il mondo del lavoro. Cioè, in sintesi, abbiamo detto al Governo: se voi togliete lo stipendio a chi – lavoratore – non ha il Green Pass, dovete fare lo stesso con i pensionati e chi riceve il Reddito di Cittadinanza. Per un principio, banalissimo, di uguaglianza e giustizia: di parità. Ecco il succo della nostra provocazione: non si possono fare due pesi e due misure, se credete davvero in questo principio dovete estenderlo a tutti.

Ci sembrava davvero ovvio, ma a questo punto – visto che in molti fraintendono, e ci accusano di “tradimento” – conviene spiegarlo: si trattava appunto di una provocazione, di una proposta paradossale per far emergere una questione di cui non si parla abbastanza. Chi ha polemizzato con noi non si è reso conto che si trattava di un modo per sollevare un problema serio: ovvero che non si può – senza una legge specifica – spingere a vaccinarsi attraverso il “ricatto” della diminuzione dello stipendio, come fatto con docenti e lavoratori. Non si può: tanto che l’applicazione di una scelta del genere comporta assurde, macchinose e improbabili conseguenze, come quelle che abbiamo citato.

Ci spiace, ci spiace davvero, che qualcuno come al solito abbia criticato senza aver capito. Ma ce ne facciamo, anche stavolta, una ragione: l’importante è che si parli di questo tema, e che i cittadini possano dire la propria. Una cosa che ultimamente, purtroppo, va sempre meno di moda.

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