E i consumatori non stanno più a guardare..


Allora ricapitoliamo: fuori Zingaretti, dentro Renzi; fuori Di Maio, dentro Fico.. Fuori Salvini e dentro tutti gli altri, come avevamo previsto..

La crisi di Governo non ci sarà perché il partito del Presidente della Repubblica non vuole assolutamente che sia Salvini (con il 40%) a nominare il successore e quindi non ha nessuna intenzione di sciogliere le Camere. Questo lo dico non per dare un giudizio ma come una constatazione di fatto: se la legislatura dura, il Presidente della Repubblica sarà nominato da PD, M5S, Forza Italia e non certo dalla Lega: questo significa che per altri 4 o 5 anni il potere sarà in mano – almeno come timone istituzionale – agli uomini dell’attuale establishment, quello che fino a oggi ha governato il Paese.

Questo fatto è positivo è negativo? Non lo voglio giudicare: per me meglio così che in mano a Salvini, il quale finora non ha certamente dimostrato di avere la testa sulle spalle (salvo che per la politica sull’immigrazione); credo che gli italiani, in fin dei conti, debbano ognuno giudicare per conto proprio.

A questo punto Salvini sente stringersi il sedere e si arrende finalmente all’ipotesi di centro-destra, dicendo che vuole andare alle elezioni con i vecchi alleati perché ha capito che sta per rimanere isolato e rischia di perdere i ministeri, la possibilità di fare il gradasso a tutti i livelli e tutto il potere che in questo momento sta cercando di esercitare (come le nomine negli enti pubblici nella Rai e negli altri nodi vitali del Paese). Cosa succederà? Stiamo a vedere: io predìco ancora che non ci saranno le elezioni: ci sarà una semi-spaccatura del Partito Democratico, un’alleanza di quelli che non vogliono andare via e che raggruppano sia Renzi che i 5 Stelle (che sono alla frutta), e quindi fino alla fine della legislatura saremo a ballare tra una forza mediatica che è quella della Lega e una forza politica degli scranni in Parlamento (che è quella M5S-PD renziano).

In questa situazione cosa fanno i consumatori? Fino a adesso sono rimasti in silenzio, quasi inesistenti, ma ora Codacons ha proposto a Intesa 4.0 di scendere in campo e quindi di proclamare uno sciopero contro l’aumento dell’IVA che rimane il tema più importante per i diritti dei consumatori stessi. Abbiamo chiesto un incontro a Conte e Mattarella e invitiamo tutti i cittadini a far sentire la propria voce: il giorno 8 di settembre tutti i consumatori sono invitati a non prendere la macchina se non per estrema necessità, a non fare il pieno di benzina, aon fare acquisti se non necessari (nemmeno di generi alimentari) e a spegnere la TV per almeno 3 ore.

Non solo: chiediamo al governo e al Parlamento di riconoscere più importanza ai problemi pratici di sopravvivenza dei cittadini, di creare immediatamente strutture dedicate specificamente (come “Mr. Prezzi”, fallito completamente) ai problemi dei cittadini. Proponiamo infine tutti i leader delle Associazioni dei consumatori come possibili candidati in tutti i partiti alle prossime elezioni politiche, con il solo fine di gestire un nuovo ministero che dovrebbe occuparsi soltanto dei problemi dei risparmiatori, dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *