Ogni anno in Italia vengono abbandonati circa centomila cani: molti dei quali durante il periodo estivo. Un fenomeno, quindi, purtroppo ancora attuale.
Vediamo alcune leggi importanti da tenere in conto:
In Italia l’abbandono è vietato i sensi dell’art. 727 del codice penale che al primo comma recita: “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.”.
La Dichiarazione universale dei diritti dell’animale sancisce all’art. 6 che «L’abbandono di un animale è un atto crudele e degradante».
Inoltre, secondo il Ministero della Salute italiano, «chi abbandona un cane, dunque, non solo commette un illecito penale (Legge 20 luglio 2004, n. 189), ma potrebbe rendersi responsabile di omicidio colposo in quanto l’abbandono dell’animale può provocare incidenti stradali.
Personalmente ritengo che l’abbandono di un animale dal punto di vista morale è riprovevole: se a un certo punto il padrone smette di essere amorevole verso il proprio animale significa che ha perso il valore della vita, dell’amore e dell’affetto.
Già, l’affetto, che è il sentimento più importante: quello di cui il cane ha più bisogno.
Abbandonare un animale è un reato. Sappilo!