Draghi soffia ancora sul fuoco: ma un Premier non dovrebbe unire?


Rompendo un silenzio che andava avanti ormai da troppo tempo, il Premier Mario Draghi ha fatto la grazia di presentarsi alla stampa per rispondere a qualche domanda sul Governo e sulla gestione della pandemia. Le polemiche non sono mancate, anzi: tutta la conferenza è stata segnata da una certa tensione, dettata dalla denuncia di alcune alcune testate giornalistiche – escluse dalla conferenza perché da sempre critiche nei confronti del Governo e delle misure anti-pandemiche fino a oggi emanate. Una tensione che si è materializzata anche in qualche risposta – un po’ troppo piccata e inusuale, per queste circostanze – del Presidente del Consiglio.

A ogni modo, l’incontro con i giornalisti si è aperto con il solito leitmotiv che di questi tempi ci sentiamo ripetere dalla sera alla mattina, come fosse una filastrocca di quelle che si imparano da bambini:

«Non dobbiamo mai perdere di vista una constatazione, ovvero che gran parte dei problemi di oggi dipendono dal fatto che ci sono persone non vaccinate».

Mario Draghi

Tutto il resto dell’incontro, più o meno, è andato avanti su questa falsariga: la colpa è dei no-vax.

Ma la colpa di che? Della crisi economica, delle misure sbagliate, della pandemia stessa? Nessuno lo sa: secondo Draghi, a quanto pare, di tutto.

Ma che c’entrano i no-vax, viene da chiedersi, se in Italia dopo due anni di pandemia non si sono adeguati gli ospedali e i loro organici (colpiti da 37 miliardi di euro di tagli negli ultimi 10 anni)? Sono i no-vax ad aver trasformato il tampone in una chimera, costosa e stressante? Forse che, per colpa dei no-vax, in molti si sono arricchiti con i prezzi sballati di mascherine Ffp2 e simili? Sono stati questi pericolosi fanatici ad aver impedito alle scuole di adottare qualche misura preventiva a parte i banchi monoposto? Sono stati loro ad aver trascurato, e troppo a lungo sottovalutato, le terapie domiciliari? Sono stati esitanti e non-vaccinati ad aver trascurato del tutto l’unica iniziativa avviata nel nostro Paese per chiarire una volta per tutte la verità sull’esplosione della pandemia, e le responsabilità del Governo cinese?

In un Paese come questo affermare che la colpa della «gran parte di problemi» è dei non vaccinati è solo, semplicemente, una menzogna. Serve a incassare il plauso dei pretoriani del burionismo, gettare benzina sul fuoco e alzare il livello dello scontro, deresponsabilizzando il governo e sottraendolo a ogni critica: un gioco (di potere) vecchio come il mondo.

Ma una cosa, davvero, bisogna dirla: il leader di una nazione dovrebbe rappresentare tutti i suoi cittadini, e non solo una parte. Dovrebbe tendere a unire, e non a dividere. Dovrebbe armonizzare le tendenze contrastanti, non amplificare la spaccatura che già esiste tra due ormai contrapposte “fazioni”.

Qualcuno lo spiega al nostro Premier, che magari domani sarà (pure) Presidente della Repubblica?

Carlo Rienzi (alla terza dose)

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