STOP ALLE PROVOCAZIONI DAL CAMPO!!!

Il derby di ieri che ha visto scendere in campo Roma e Lazio, non ha visto protagonisti solo i giocatori schierati dai due allenatori.

Prima e dopo la partita abbiamo assistito a scontri tra sedicenti tifosi (sedicenti perché il tifoso, quello vero, non ricorre mai alla violenza ma gioisce delle vittorie e patisce le sconfitte della propria squadra del cuore), che hanno visto coinvolgere una madre con i propri bambini che si trovava certamente nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma…

in campo, i giocatori hanno dato vita ad uno spettacolo che poteva e può “provocare” proprio coloro i quali dentro e fuori lo stadio non aspettano altro per giustificare reazioni violente.

E allora – interrogandoci su due episodi in particolare: il gesto di Rocchi che dopo il gol dell’uno a zero; e quello di Totti a fine partita con il pollice verso di entrambe le mani – abbiamo inoltrato con il Codacons un esposto alla Procura della Repubblica di Roma – in forza, tra gli altri, degli articoli 40 secondo comma e 41 commi primo e terzo del codice penale che stabiliscono che chi agevola o istiga comportamenti criminosi è punibile a titolo di concorso -, anche per responsabilizzare i primi che, secondo noi, devono essere sempre e solo di esempio, prima di tutto, sul campo di gioco.

Non solo disciplina sportiva, pertanto, ma è necessario valutare il comportamento in primis di Totti  – e non che quello di altri giocatori sia di minore gravità, intendiamoci, ma uno tra i più forti giocatori della storia del clacio, da sempre esempio non solo di professionalità, ma protagonista di iniziative benefiche spesso sconosciute ai più, non può e non deve permettersi di lasciare il fianco a chi allo stadio si reca per motivi esterni al calcio e allo sport –  e degli altri protagonisti sul campo anche come possibile istigazione a commettere reati.

Leggete l’esposto sotto e esprimete la vostra su questo blog!!!

STOP ALLA VIOLENZA FUORI E DENTRO GLI STADI: RESPONSABILIZZIAMO I GIOCATORI!!!

5 Commenti

  • Gentile signore, il Codacons (con le dovute eccezioni del caso) dovrebbe essere un organo preposto alla tutela del consumatore e non alle personali interpretazioni di un personaggio direttamente correlato ad esso.

    E’ consuetudine, per ognuno, la totale arbitrarietà sugli scritti relativi ad un blog nella rete ma l’aver citato l’art.40 c.p e in modo quindi automatico porre a termine di paragone un “pollice verso” è una scelta che mi perplime.

    la rimando ad una più che attenta lettura del sopracitato comma.
    “azione equivale a colui che con sua imperizia, imprudenza, negligenza cagiona ad altri un danno inguisto che a seconda della gravità sarà circoscritto alla colpa lieve o grave; nel caso in cui un soggetto abbia anche la volontà nel cagionare un nocumento contra legem ad altri il reato commesso risponderà al dolo. Fatta questa premessa il legislatore ha previsto anche altri comportamenti in capo a ciascuno di noi, ovvero nel ruolo che ciascuno ricopre nella società e/o in ambiti lavorativi ha il dovere di impedire un evento contra legem, contrariamente ex art. 40 co. 2 c.p. equivale a cagionarlo, pertanto questo soggetto ha le stesse responsabilità per colpa”

    difficilmente un pollice verso può nella fattispecie, può essere in qualche modo considerata come condotta penalmente rilevabile.

    probabilmente al codacons v’è molta fede neroazzurra,
    grazie a Dio vivo in un paese esente da estradizione

  • Caro avvocato Rienzi, si evince chiaramente come Lei abbia voluto strumentalizzare a suo favore e per due secondi di pubblicità gratuita alla sua associzione, una situazione sportiva della quale non conosce fatto ed antefatto e della quale non comprende la portata.
    La sua indubbia attività (a pagamento) in difesa del consumatore italiano andrebbe in migliori strade indirizzata, senza alcun bisogno di mettere bocca e corpo in un mondo sportivo che, per sua e nostra fortuna, Le è totalmente estraneo.
    La invito pertanto a ponderare bene i suoi futuri interventi in questo campo, prima di sparare una nuova boutade su articoli del c.p.e fattispecie di reato, dimostrando oltretutto di non comprendere bene nemmeno questi ultimi elementi.

    Ognuno ha il proprio lavoro: i ricorsi contro le multe per divieto di sosta mi sembrano più che bastevoli per una persona preparata come Lei, mi raccomando, Si dia da fare.

    Con i miei più cordiali saluti.

  • Egregio Avvocato,
    mi domando dubbioso se l’attuale situazione politica e sociale, oserei dire, dall’avvento dell’euro ad oggi, non le dia abbastanza lavoro tale da trovare il tempo di perdersi in simili futilità…
    I consumatori di questo paese sono quotidianamente vessati da problemi ben più gravi che urgerebbero di interventi Suoi e dell’organismo che Lei rappresenta… L’assoluto anonimato in cui detto organissmo versa costantemente, a fronte della rilevanza mediatica che questa capziosità da Ella rilevata ha ottenuto, mi fanno pensare che il nostro abbondono nei confronti del sopruso istituzionalizzato sia ormai totale ed irrecuperabile…
    Contento Lei…

  • Egregio Avv. le chiederei cortesemente di lasciar perdere Il signor. Totti, destinato ad occupare un posto nella storia, come uno dei massimi esponenti del nostro calcio e di quello mondiale e tornare a quelli che sono gli interessi dei consumatori, occupandosi magari dei misfatti dell’ Equitalia , la quale non usa pollici versi per vessare noi poveri cittadini ma sonore legnate quelle si lesive.
    P.s. se proprio deve esprimere un giudizio sul calcio romano e su gli usi e i costumi dello stesso, la prego di acquisire informazioni atte a comprendere quale sia lo spirito goliardico di tale popolo e di non cadere anche lei nei tranelli tessuti dall’informazione di moggiana memoria.
    Distinti saluti

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