Settembre, tempo di scuola, di incontri e di.. Spese. Eh sì, perchè come ogni anno – mentre incombe il ritorno a scuola – le famiglie sono alle prese con i rincari di materiale scolastico e di libri in particolare. Un grande classico – come se non bastassero i salassi estivi! – che nel 2023 potrebbe toccare nuovi vertici: quest’anno il caro-libri, secondo le stime, potrebbe causare un rialzo medio dei prezzi di copertina dell’8% (con punte fino al 12% per alcuni titoli).
Un aumento che grava su moltissime famiglie, e che – soprattutto – appare immotivato. Ogni anno sono minimi i cambiamenti apportati alle vecchie edizioni dei testi, che vengono riproposti ai genitori per sostituire quelli degli anni precedenti: libri, dizionari, vocabolari e grammatiche costano però sempre di più, come se cambiare una virgola o spostare un paragrafo rappresentassero una rivoluzione copernicana tale da giustificare l’inevitabile aumento di prezzo.
Una pratica senza dubbio scorretta, cui dobbiamo dire basta. Per appurare se le modifiche ai testi sono davvero sostanziali, al punto da giustificare un nuovo acquisto, e per monitorare la situazione relativa alla spesa delle famiglie abbiamo istituito un osservatorio. In vista della partenza del nuovo anno scolastico è a disposizione l’indirizzo mail info@codacons.it cui le famiglie possono segnalare rincari dei libri di testo. Mentre gli italiani sono travolti dai rincari non possiamo accettare infatti aumenti dei prezzi dei libri scolastici, considerato che nella stragrande maggioranza dei casi i contenuti dei testi non cambiano di anno in anno, e ad essere modificate sono solo copertine e qualche pagina. Cambiamenti minimi, che non giustificano assolutamente rincari dei prezzi: per questo siamo pronti a denunciare gli editori.
Oltre a questo, va ricordato che attenendosi ad alcuni consigli di buon senso e ad alcune soluzioni pratiche si può risparmiare sull’acquisto del corredo scolastico. In primis evitando di inseguire le mode e le ultime tendenze per zaini, astucci e diari: rinunciando alle griffe si può risparmiare fino al 30%. Conviene poi sempre rifornirsi nei supermercati, magari acquistando i prodotti ‘civetta’ (ovvero sottocosto) proposti per attirare i clienti contando sul fatto che comunque sarà acquistato tutto il resto del materiale in vendita. E ancora: è importante evitare la fretta (alcuni oggetti, come quaderni e penne, si possono comprare anche in un momento successivo e spesso, aspettando, si risparmia) e limitarsi comprare solo il necessario, dando un’occhiata anche a cosa offre lo shopping online.
Basterà questo, per tenere bassi i prezzi e quindi la spesa dei genitori? Sicuramente no. Per questo, in caso di necessità, siamo pronti ad ascoltare le segnalazioni: speriamo non sia necessario, ma l’abitudine ci porta a pensare il contrario. A pensar male si fa peccato, si sa, ma tante volte ci si azzecca davvero.