LA NAVE DOVRA’ ESSERE VISIONATA E ACCERTATE TUTTE LE RESPONSABILITA’
E I PERITI DEL CODACONS SARANNO A FIANCO DEI CONSULENTI TECNICI NOMINATI DAI NAUFRAGHI
Sono 50 i quesiti sul naufragio della Costa Concordia avanzati dal Gip Valeria Montesarchio, ai quali dovranno rispondere i periti incaricati.E’ quanto si evince dal verbale dell’udienza tenutasi lo scorso 3 marzo presso il Teatro Moderno di Grosseto.I quesiti sono di varia natura, e mirano ad accertare la rotta seguita dalla nave il giorno del naufragio, le carte nautiche presenti a bordo, la presenza e il funzionamento sulla Concordia di sistemi di rilevazione degli ostacoli e di strumenti di emergenza e sicurezza, la falla creatasi sullo scafo e gli effetti che essa ha prodotto. Il Gip ha chiesto inoltre di verificare: il rispetto delle norme nella progettazione e costruzione della nave, la conformità della manutenzione, le comunicazioni e le azioni intraprese dopo la collisione dal comando di bordo, dai membri dell’equipaggio e dall’Unità di crisi della Costa Crociere. Entro 90 giorni i periti dovranno fornire risposta ai tanti quesiti, effettuando verifiche sulla Concordia e accertando tutte le responsabilità connesse al naufragio.Anche i periti del Codacons, in base alle norme vigenti, potranno partecipare alle operazioni, affiancando i consulenti tecnici nominati dai naufraghi.
Una nave super sorvegliata!si sono fregati gia la campana che stava abbullonata a 8metri e dico OTTO metri di profondità….e chissà quante altre cosi scompariranno,anzi se proprio devono toglierla da li in fretta per la prossima stagione estiva possono togliere del tutto la sorveglianza e con questa crisi chi vorrà potrà prendersi un pò di ferro per poi rivenderlo al rigattiere.
Povera Italia