Un nuovo genere televisivo: l’intervista senza domande


Dopo giorni di mitragliamento sul web, di scoop annunciati, di attesa crescente, alla fine è andata in onda l’intervista a Belve del rapper marito – “ma solo legalmente” – della Ferragni. Un’oretta buona di faccia a faccia sui temi più delicati e controversi: a prima vista, un punto di vista diverso dal solito, dichiaratamente laterale e critico. Peccato che alla fine la montagna di dichiarazioni, commenti e aspettative dei giorni precedenti, abbia partorito il topolino di una chiacchierata innocua e indolore. Un brodino scondito, a tratti noioso e privo di spunti interessanti. Una versione solo apparentemente più aggressive del palco soporifero e rassicurante che Fazio ha garantito nelle scorse settimane alla Ferragni.

Neanche a dirlo: si è trattato di un’altra occasione persa per il nostro giornalismo, sempre mansueto con il potente e il ricco – in questo caso: soprattutto di gossip – di turno. Nessuno sa se c’è stata una trattativa con l’ufficio stampa del rapper (o meno), ma le domande mancanti non si contano e tanti, troppi temi sono stati accarezzati (invece di essere approfonditi).

Qualche esempio sparso, andando a memoria:

  • Sulla difesa a spada tratta fatta da Fedez a Chiara Ferragni per il caso del pandoro Balocco – dove ancora una volta il rapper ha puntato sulla buona fede e sull’importanza di rendere pubblica la beneficenza per ottenere un effetto emulativo – la brava Fagnani ha dimenticato di chiedere a Fedez se fosse a conoscenza del fatto che la donazione in favore dell’ospedale era stata già effettuata a maggio e solo da parte della Balocco, e che nel contratto di sponsorizzazione era stato inserito il divieto esplicito di comunicare in alcun modo all’esterno la notizia sulla donazione: circostanze che smentiscono del tutto le tesi sostenute in trasmissione.
  • Nessuna menzione né alle vicende giudiziarie che vedono coinvolto Fedez (che il prossimo 6 maggio dovrà comparire dinanzi al Tribunale di Roma per rispondere del reato di calunnia ai danni del Codacons), né allo stato di “nullatenente” dichiarato dal rapper, nonostante lo stesso durante l’intervista abbia parlato della Ferrari appena acquistata e si sia vantato del fatturato milionario delle sue società: un vero e proprio assist che la Fagnani non ha saputo cogliere al volo, facendo così un favore all’ospite.
  • Nessun riferimento al tema dei testi omofobi e violenti nei confronti delle donne contenuti nelle sue canzoni: argomento che invece avrebbe meritato di essere approfondito considerato che ancora oggi quei brani sono ascoltati dai più giovani e possono indurre a comportamenti scorretti.
  • Infine, una nota personale: a un certo punto il rapper ha detto – testualmente – “Chiara ha sbagliato“, salvo poi correggersi subito dopo: era quello il momento di insistere, e portarlo a riconoscere la natura ambigua di tutte le operazioni che legano beneficienza e marketing.

Solo in Italia capita di vedere un nuovo genere televisivo: un’intervista senza domande. E se questo è il trattamento riservato a Fedez, e da parte di una giornalista che passa per aggressiva e senza peli sulla lingua, si capisce come siamo messi: capito come mai ai politici italiani nessun giornalista muove una contestazione ormai da decenni, vero?

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