Da profondo conoscitore (e antico amante) del quartiere del quartiere Prati, a Roma, c’è una cosa che mi salta all’occhio non appena passeggio per qualche centinaio di metri: basta svoltare in un paio di traverse, infatti, per imbattersi nelle ciclopiche, anti-estetiche, squallide strutture allestite dai ristoranti giapponesi (in particolare su via Otranto) per garantire qualche coperto in più piazzando gli affamati.. In mezzo alla strada!
Si tratta dei famigerati dehors, ormai diffusi ovunque a Roma e non solo – con pedane, sedie e tavolini che invadono piazze e strade a un ritmo riproduttivo che ricorda quello dei conigli: opere protagoniste silenti di una vera e propria colonizzazione delle metropoli, fino a raggiungere una capillarità ormai insostenibile per i cittadini e per lo scorrimento della viabilità locale. Mentre di controlli – ovviamente – non si vede nemmeno l’ombra, queste strutture generalmente bruttissime, scomodissime e sconfortevolissime infatti proliferano come funghi: e hai voglia a chiedere verifiche costanti e capillari al fine di individuare le attività che violano la disciplina attuale sulle occupazioni di suolo pubblico, irrogando le opportune sanzioni a tutti quegli esercenti che occupano senza alcun titolo e/o permesso il suolo pubblico (con contestuale ripristino dello stato dei luoghi). La verità è che oggi non si muove una foglia, che gli amministratori della Capitale dormono alla grossa: e allora, niente lascia pensare che domani non andrà allo stesso modo.
Stando così le cose, se davvero non c’è niente da fare, una cosa almeno ci tengo a dirla. Grazie mille, Sol Levante! Se non fosse per questi disinvolti ristoratori giapponesi non avrei mai capito a che livello di degrado può arrivare questa città, senza che un intrabile sindaco e un dormiente soprintendente al paesaggio muovano un dito!