Grande Fratello: fino a che punto può spingersi la TV?

Grande Fratello

In qualità di presidente del Codacons, ma anche di semplice telespettatore, sento il dovere di esprimere una profonda preoccupazione per alcuni episodi emersi nelle ultime settimane all’interno del reality show Grande Fratello. Lo faccio per una ragione: a mio avviso, questi episodi risultano in netto contrasto con quei principi di rispetto e dignità che dovrebbero caratterizzare la programmazione televisiva, soprattutto quando si tratta di un contenuto trasmesso su una rete a larga diffusione e seguito da un vasto pubblico.

Certo, so benissimo che il Grande Fratello è un programma sui generis: un programma trash, un programma che gioca sulla provocazione, la contraddizione, l’esagerazione e la finzione a favor di telecamera. Ma, comunque sia, a tutto c’è un limite: il servizio televisivo, per la sua influenza sulla società, ha il dovere di promuovere contenuti che rispettino valori etici e morali, tutelando così sia l’individuo che la collettività. Al contrario, la spettacolarizzazione di determinati comportamenti (molto, ma molto discutibili) può avere conseguenze negative, sdoganandoli una volta per tutte.

Un episodio emblematico che ha suscitato particolare indignazione riguarda l’interazione tra i concorrenti Shaila e Lorenzo, i cui comportamenti in diretta hanno generato un’ondata di critiche e polemiche. Molti spettatori ci hanno scritto per denunciare la natura inappropriata di certi atteggiamenti, sollevando dubbi sulla qualità dei contenuti proposti e sull’impatto che possono avere, in particolare, sui più giovani.

A questo si aggiunge un’altra grave questione: il sistema di televoto. Il Codacons ha recentemente presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Milano, segnalando possibili irregolarità che potrebbero aver alterato l’esito delle votazioni. Se venisse accertato che il televoto è stato manipolato da dinamiche interne o da gruppi organizzati, saremmo di fronte a una vera e propria pratica ingannevole, con un danno evidente per gli spettatori che partecipano in buona fede.

Insomma: ci sono tante buone ragioni per parlare del Grande Fratello, e noi continueremo a farlo. Invito tutti gli spettatori ad adottare un atteggiamento critico e informato nei confronti dei programmi che guardano e a segnalarci eventuali anomalie, irregolarità e scorrettezze.

Facciamo in modo che la televisione possa davvero essere un mezzo di intrattenimento capace di rispettare la dignità delle persone. I telespettatori, sono sicuro, ringrazieranno.

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