Improta al capolinea!

Cari Amici,

ormai è ufficiale, Improta si è dimesso: “Marino va a sbattere, io scendo prima”. Peccato che anche i romani vogliano “scendere” da una politica di mobilità concettualmente sbagliata.

Saranno stati anche due anni bellissimi per l’Assessore capitolino ai Trasporti, ma non possiamo non ricordare come in questi due anni siano stati commessi anche molti errori, specie sul fronte della mobilità, corretti nelle aule di giustizia.

Al di là degli aspetti politici che non ci interessano, è innegabile che l’attività dell’Assessorato sul traffico e sulla mobilità sia stata caratterizzata da grandi errori. Basti ricordare le sbagliatissime delibere sugli aumenti tariffari per le Ztl e quelle per le strisce blu, tanto che entrambi i ricorsi presentati dal Codacons sono stati accolti dal Tar del Lazio, annullando le decisioni del Campidoglio.

Questo perché le politiche dell’amministrazione sulla mobilità degli ultimi due anni sono state caratterizzate da obiettivi certamente nobili (disincentivare il traffico automobilistico nelle zone centrali e ridurre l’inquinamento), ma completamente inutili se portate avanti in assenza del corrispondente miglioramento dei servizi di mobilità pubblica. Anzi, ora che ci penso, qualcosa è stato fatto: ma più che un potenziamento qualitativo, si è trattato di un potenziamento quantitativo – e mi riferisco alle assunzioni delle municipalizzate e chi più ne ha più ne metta.

Se poi le dimissioni – come qualcuno azzarda – sono state caldeggiate dal Premier Renzi per mettere in difficoltà il Sindaco, noi abbiamo già espresso il nostro parere: Marino ha 30 giorni (dal 17 giugno) di tempo per dimostrare che può risollevare la disastrosa situazione in cui versa la città. Se il Sindaco saprà intervenire, allora dimostrerà alla città e ai suoi detrattori di saper governare; nel caso in cui i problemi dovessero rimanere inalterati, allora chiederemo a gran voce le sue dimissioni.

Insomma, noi auguriamo al “sottosegretario all’Armonia” Improta – come era stato battezzato ai tempi del governo Monti per la sua capacità di mediazione – le migliori fortune; ci perdonerà se dubitiamo della “prospettiva strategica” che ha detto di aver portato alla mobilità romana.

A presto,

Carlo

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