Strade pericolose

Cari amici,

qualche giorno fa l’ennesimo incidente stradale ha sconvolto Roma: un ragazzo è stato travolto da un autobus Atac, dopo essere stato balzato dal proprio scooter – forse da un furgone che si sarebbe dato alla fuga – ed è morto sul colpo. Il medico che ha prestato i primi soccorsi ha parlato di una scena “difficile da dimenticare” che possiamo soltanto provare ad immaginare.

Il dramma è che Simone V. è l’ennesimo centauro che muore sulle nostre strade.

Basta sfogliare le pagine di cronaca – anche solo degli ultimi 6 mesi – per rendersene conto.

Proprio ieri, infatti, Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri hanno pubblicato una nota in cui si legge che: “Nel 2015 i centauri deceduti in incidente sono stati 471, ben 81 in più dell’anno precedente, con un aumento percentuale di quasi il 21%”.

Se, quindi, nel corso del 2014 l’Istat aveva evidenziato una riduzione del numero delle vittime sulle strade – con appena 20 deceduti in meno rispetto al 2013 – i dati diffusi da Polizia e Carabinieri registrano una triste e preoccupante inversione di tendenza. Gli incidenti mortali sono, infatti, aumentati del 2,5%, passando da 1587 a 1627 così come il numero delle vittime, 22 in più rispetto al 2014.

I mesi più neri da questo punto di vista, oltre a gennaio e dicembre, sono stati quelli del trimestre estivo – luglio, agosto e settembre – “con un incremento dei deceduti del 13,5% rispetto allo stesso periodo del 2014 (66 morti in più)”.

Gli orari in cui si verificano più incidenti mortali sono quelli notturni: nel corso del 2015, dalle 22 alle 6, si sono stati rilevati 443 incidenti mortali (62 più del 2014) con 483 vittime (56 in più di due anni fa), con un aumento percentuale, rispettivamente, del 16,3% e del 13,1%.

Ma, i dati più allarmanti riguardano proprio i motociclisti: nel 2015 ne sono morti 471, ben 81 in più rispetto al 2014, con un aumento percentuale di quasi il 21%.

Erano 15 anni che il numero delle vittime di incidenti stradali diminuiva ad ogni rilevazione ma, per noi del Codacons questi dati non rappresentano certo una novità.

Abbiamo denunciato più volte la pericolosità della “cattive abitudini” alla guida, lanciando anche una apposita campagna di sensibilizzazione – visibile sul canale Youtube dell’Associazione – insieme ad Autostrade per l’Italia. Eppure la prima settimana del 2016, solo a Roma e provincia, si è conclusa già con tre morti e una decina di feriti gravi in incidenti. Una strage che sembra non conoscere tregua.

Cosa si può fare? Un valido ed importante aiuto viene senz’altro dall’approvazione del reato di omicidio stradale, ma la differenza possiamo farla solo noi automobilisti, guidando con prudenza e facendo attenzione, molta attenzione alla strada!

A presto,

Carlo

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