SANITA’: PROTESI PIP; ISTITUTO TUMORI MILANO, DA NOI MAI USATE

SANITA’: PROTESI PIP; ISTITUTO TUMORI MILANO, DA NOI MAI USATE

IL CODACONS: NON CI RIFERIVAMO ALL’ISTITUTO NAZIONALE TUMORI MA ALL’I.E.O. DI MILANO 

Il Codacons precisa che nella nota diffusa ieri e relativa alle protesi al seno, l’associazione intendeva fare riferimento ad un altro istituto, diverso dall’Istituto Nazionale Tumori di Milano, e precisamente all’I.E.O di Milano (Istituto Europeo di Oncologia). Tale Istituto, che ha sempre sede a Milano, ha impiantato per un periodo di tempo le protesi Pip al centro dello scandalo sanitario (come si afferma anche all’interno di un comunicato stampa pubblicato sul sito dell’istituto I.E.O.)Il Codacons si scusa con l’Istituto Nazionale Tumori di Milano e con i suoi pazienti per eventuali disagi provocati dall’equivoco non voluto sul nome dell’istituto che ha fatto uso di protesi Pip.

5 Commenti

  • Ho 39 anni e dopo le gravidanze ho fatto l’intervento di mastoplastica.
    Ora porto anche io le ” pip”…e sicuramente non per molto !!!(nel frattempo ho fatto eco e mammografia in attesa di rimuoverle e sostituirle)
    …vi lascio immaginare che ansia…sentirsi poi dire dal chirurgo che le mie intenzioni di espianto sono solo fisime e che è sufficiente fare dei controlli…i controlli?….
    …vorrei vedere se sua figlia o sua moglie portasse la protesi PIP…
    … darebbe loro lo stesso suggerimento?mah…
    Ho contattato il mio avvocato.
    Sapete indicarmi se i costi della sostituzione protesi è mutuabile, parzialmente a carico di noi pazienti o completamente a carico del chirurgo!?!????
    GRAZIE

  • Io sarei del parere che gli interventi, in questo caso, dovrebbero essere gratuiti solo per gli impianti (che brutta parola) eseguiti per necessità.
    (Asportazione per tumore o altri validi motivi)

    Gli impiati “estetici” non dovrebbero essere a carico dei cittadini.

  • Ho 37 anni e nel 2001, mi sono sottoposta a un intervento additivo al seno, mi sono state inserite protesi pip, sono stata male dopo una stupida caduta, e dopo una visita dal chirurgo che mi aveva operata, chiesi se era possibile che si fosse rotta una protesi, inquinato stavo molto male con enormi infezioni e mastiti, lui mi ha garantito che era impossibile che si fosse rotta, ma se ci tenevo potevo fare degli accertamenti. Io li ho fatti e si sono accorti che era completamente a pezzi una delle due protesi, e che dovevo assolutamente operarmi il prima possibile.il medico che mi ha operato inizialmente mina detto che potevo anche tenerle così e che potevo tranquillamente allattare mio figlio, cosa che io ho fatto, ma le mie condizioni fisiche peggioravano sempre di più, mio marito stanco di tutto mi ha portato da un altro medico il quale mi a detto di sostituirle immediatamente , cosa che io ho fatto, ho tenuto per ben nove anni tali protesi rotte dentro e ora ho paura ho il terrore, non posso fare accertamenti per il momento perché sono incinta. La cosa che mi ha fatto arrabbiare e che mi sono fidata di un medico che mi ha dichiarato fino alla fine bugie, non mi ha nemmeno contato ora per informarmi che le protesi che aveva messo erano pip. In quanto mi ha detto che ha inserito delle Silimed, ho scoperto di avere delle pip do la rimozione, il secondo chirurgo mi ha fatto foto delle protesi rotte, e mi ha dato una delle protesi a casa dicendomi che erano porcherie.

  • Ho 39 anni e nel 1996 ho fatto la mastoplastica additiva per motivi estetici (avevo 23 anni). Poi ho dovuto rimuovere le protesi PIP nel 2007 perché danneggiate. Quindi il tutto mi è successo prima che scoppiasse lo scandalo. Capisco la sofferenza delle donne coinvolte nella storia delle PIP, anch’io come loro ho avuto dolori fortissimi. Ho fatto rimuovere le protesi e non ne ho più volute. Inizialmente perché l’infiammazione di cui soffrivo era troppo forte perché il mio corpo potesse sopportare l’intrusione di nuove protesi, pur della migliore marca. Ho quindi aspettato che l’infiammazione passasse e con il tempo mi sono abituata al mio corpo, ho imparato a piacermi così, non ho più voluto protesi. Però il calvario non finisce una volta tolte le protesi, perché il silicone che si è liberato dalle protesi rotte (e chissà quali altre schifezze) si è infiltrato nei linfonodi e ce n’è ancora tracce nelle mammelle. Se dovesse darmi problemi potrei andare incontro alla rimozione dei linfonodi ascellari e addirittura ad una mastectomia bilaterale. Ma quello che più mi preoccupa ora è un’altra cosa: prima avevo paura solo del silicone, ora ho paura delle sostanze che sarebbero state aggiunte al silicone delle PIP. Quando avevo le protesi ho avuto una gravidanza: ho paura che le sostanze liberate dalle protesi possano aver fatto male a mio figlio quando era ancora un feto o quando l’ho allattato, poco ma l’ho allattato. Adesso mi viene il dubbio che magari il mio latte non piacesse a mio figlio, magari aveva un cattivo sapore. Il fatto è che dal momento in cui le protesi si rompono al momento in cui lo si scopre può passare del tempo; io facevo regolarmente l’ecografia ma dall’eco non sempre si vedono le rotture.
    VOGLIO CAPIRE SE QUESTE SOSTANZE LIBERATESI DALLE PROTESI POSSONO AVER DANNEGGIATO MIO FIGLIO. SE QUALCUNO DI VOI PUO’ AIUTARMI … GRAZIE MILLE!!!!!!!!

  • sono rossella sono stata operata nel 2008 ho le protesi rotte prima di sapere delle protesi pip ho fatto dei controlli ,ma non so se le mie protesi sono pip.sono stata operata in una clnica privata a paermo ma non riesco piu’ a rintraciare il chirurgo . che faccio? ho tanta paura !! aiutatemi a capire come facio a saper se sono pip so soltanto che sono rotte da piu’ di 1 anno .datemi qualche consiglio.grazie.

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