PROTESI AL SENO PERICOLOSE; IL CODACONS LANCIA L’ALLARME: SONO DECINE DI MIGLIAIA LE DONNE ITALIANE COINVOLTE NELLO SCANDALO

L’ASSOCIAZIONE AVVIA AZIONE COLLETTIVA DI RISARCIMENTO E PRESENTA DENUNCIA A 104 PROCURE DELLA REPUBBLICA PER LESIONI GRAVISSIME E FRODE IN COMMERCIO

SUL WEB IL MODULO PER ADERIRE ALLA CLASS ACTION NEL PIU’ TOTALE ANONIMATO

Sarebbero decine di migliaia le donne che in Italia sono state sottoposte ad impianto di protesi prodotte dall’azienda francese Pip. Lo afferma il Codacons, che contesta il dato ufficiale fornito finora, secondo il quale sarebbero solo 4.300 le pazienti coinvolte nello scandalo. Basti pensare – spiega l’associazione – che in base ad indiscrezioni da noi raccolte, fino al 2007 l’Istituto Tumori di Milano avrebbe utilizzato unicamente tali protesi per le operazioni al seno.
Sulla vicenda delle protesi pericolose, il Codacons presenterà domani un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia, in cui si chiede di procedere per i reati di lesioni gravissime, frode in commercio e produzione e vendita di prodotti pericolosi, e di accertare le responsabilità di chi, come il Ministero della Salute e le altre autorità sanitarie del nostro paese, aveva il compito di vigilare ed evitare un simile scandalo.
L’associazione lancia anche una azione collettiva alla quale possono partecipare tutte le pazienti che hanno subito un impianto di protesi Pip, finalizzata a far ottenere alle stesse il risarcimento dei danni subiti pari a 5mila euro ciascuna, anche solo per i rischi alla salute corsi relativamente alla pericolosità dei prodotti in questione.
Clicc sul link sotto per compilare il modulo attraverso il quale, nel più totale anonimato, è possibile aderire alla class action promossa dall’associazione:http://www.termilcons.net/index.php?pagina=page_publicForm&idForm=105&css=1&access=ok

E domani alle 10 su “SKY TG24” sarà ospite l’avv. Rienzi con clamorosi sviluppi e novità!

Riportiamo di seguito il parere del CSN: appreziamo lo sfrozo del Ministro.

Clicca qui per leggere il parere!

Ma oltre all’intervento “riparatorio” è necessario comunque risarcire l’evidente – maggiore – danno subito!

13 Commenti

  • Sono una donna (59 anni) alla quale fu impiantata a Milano una protesi PIP nel 2003 a seguito di intervento per carcinoma mammario, successivamente soggetta a rottura. Ho subito l’asportazione nel 2010 per grave infiammazione. Attualmente ho ancora dei residui di silicone che evidentemente non fu possibile togliere.

    Angela Fedele

  • Anche io sono tra le “fortunate” ad avere protesi PIP. Ho 29 anni e da quando l’ho scoperto leggendo la mia cartella clinica, non riesco piu’ a pensare ad altro. Sono arrabbiata e delusa! Quando ho chiamato il mio chirurgo era convinto di non aver mai messo protesi di questo tipo ed ha voluto che gli portassi a far vedere la cartella clinica. Dice che probabilmente ha messo solo a me questo tipo di protesi. Mi chiedo come sia possibile una cosa del genere…e soprattutto se mi stia dicendo la verità. So solo che ora voglio toglierle e non ho nè i soldi, nè l’intenzione di voler pagare da sola l’intervento…

  • Ciao Valentina e ciao Angela,
    anche io ho 29 anni e queste protesi dentro di me. Senza voler peccare di allarmismo non sto vivendo tranquilla come prima…anche io continuo a pensare che in caso di rottura il danno sarebbe comunque anche un rischio per la salute. Purtroppo anche io non ho fondi attualmente da spendere per la sostituzione ma…sinceramente non mi sembra giusto dover pagare per la truffa di qualcun’altro. Lo Stato DEVE tutelarci in qualche modo. Lo ripeto anche qui: iscrivetevi alla class action: http://www.termilcons.net/index.php?pagina=page_publicForm&idForm=105&css=1&access=ok

    speriamo in bene, teniamoci in contatto.

    buona fortuna a tutte.
    georgia

  • nel 2004 ho effettuato l’intervento e mi sono state impiantate le protesi PIP. Nel 2011 in seguito a una risonanza magnetica, si è evidenziato la rottura di entrambe le protesi e silicone nelle ghiandole ascellari.Il 7 novembre sono stata sottoposta a un altro intervento per la sostituzione delle protesi, ma nien te è stato fatto per le ghiandole ascellari.
    Oltre il doppio intervento e due vistose cicatrici sul seno, ora resto nel dubbio che fra tre o 4 anni,si possa sviluppare qualche tumore.Ho telefonato al ministero della salute e non sanno darmi indicazioni,nè il chirurgo che minimizza.
    Chiedo se potete darmi indicazioni a chi rivolgersi,sia per una corretta informazioni circa l’eventuale asportazione delle ghiandole ascellari, sia per il rimborso di quanto doppiamente speso.
    Il chirurgo è il dott.bellinvia pietro di milano e la casa di cura è San giovanni a milano.
    Grazie
    la

  • Buongiorno!
    Anche io sono stata operata al seno e, attenzionando la cartella clinica, ho scoperto che la protesi inserita è la pip.
    Il mio intervento risale al 1997…avevo appena 17 anni, cerco di parlare con chi ha effettuato l’intervento…ma ad oggi non è stato possibile, per essere rassicurata atteso che da quanto si legge, sembra supporsi che le protesi incriminate sarebbero datate 2001 in poi

  • salve a tutte! io vivo con ansia e attacchi di panico dal 23 dicembre ke l ho scoperto ,mi sono state impiantate le protesi p.i.p nel 2003 ,ho fatto l ecografia e apparentemente sono integre .oggi pomeriggio sono stata dal chirurgo ke mi ha operata e mi ha detto ke le posso tenere tranquillamente e ke se voglio fare l espianto non pago ma le protesi non me le mette ,devo pagare io ora questi soldi non li ho quindi restero a 30 anni senza seno???? com e possibile tutto questo???sono disgustata da tutto cio!

  • Qua siamo nel degrado più totale.. Tralasciando l’inefficienza medica, voi ragazze, siete per la maggior parte ragazzine, ma chi ve l’ha fatto fare di mettere le protesi a quell’età??
    Perchè questa smania di apparire?
    Trovo inutile per una ragazza di 17 anni, non ancora maggiorenne, farsi impiantare delle protesi in silicone per il puro e semplice scopo di apparire, cosa che ormai in questo mondo sembra diventata più importante di essere.
    Ragazze, un consiglio, non fatevi operare al seno, per molti uomini è meglio essere VERE che FINTE.

  • Nel 2001 ho eseguito un intervento additivo al seno, dopo una banale caduta ho iniziato a sare malissimo, ho interpellato il chirurgo ce mi aveva operato il quale mi aveva detto inizialmente che era impossibile che si soffero rotte , io ho eseguito per mia volontà una RMN dove e data riscontrata la rottura della protesi dx, e un medico mi ha detto di sostituirle il prima possibile, il chirurgo che me le aveva impiantate mi ha detto che non era necessaria la sostituzione e che i mie malesseri non erano dovuti alla rottura, e potevo tranquillamente allattare, cosa che io ho fatto, mi aveva garantito che non mi dovevo assolutamente allarmarmi per niente.
    Continuavo a stare male finche mio marito, stanco di tutto mi ha portato da un secondo medico il quale dopo la visione della RMN, mi ha comunicato di sostituirle subito, sono ritornata dal primo medico il quale mi ha presentato un preventivo altissimo, ho deciso di richiedere la mia cartella in quanto una assicurare mi ricopriva, e la cosa bella il posto dove mi hanno operato la prima volta, ha perso caso strano la cartella clinica, e lui ha dichiarato di avermi inserito protesi Silimed. Abbiamo deciso di operarmi dal secondo chirurgo, abbiamo dovuto fare un mutuo, continuavo a stare male, non avevamo i soldi per il secondo intervento, poi la beffa, quando mi hanno svegliato mi hanno fatto vedere la protesi era in mille pezzi, e il medico mi ha detto che erano di scarsa qualità, erano PIP, e che avevo la rottura sicuramente da molto tempo ho tenuto tutto quello schifo per ben 8 anni rotte dentro mi hanno fatto allattare mio figlio e poi vengo a sapere che sono pip! Ora voglio sapere chi mi risarcisce di tutto questo schifo! Adesso sono incinta appena ho partorito mi hanno detto di rifare una RMN di controllo! Voglio giustizia ! Jessica

  • anch’io p.i.p.!!!!!!!!!! dal 1996.ora mi sono attivata x i controlli ( ecografia),inoltre ho contattato il chirurgo che mi ha operata. ho anche aderito all’iniziativa della Codacons, per una causa collettiva,sono gia’ stata contattata dai legali della codacons ai quali ho dato i miei recapiti,speriamo possano portare avanti la causa!!!!!!!,sicuramente l’unione fa la forza,VERGOGNA,mettere a repentaglio la vita delle donne x guadagni facili e sporchi

  • Anch’io sono una delle tante persone sfortunate e deluse per quanto appreso in merito alla tragedia delle protesi P.I.P . La cosa piu’ assurda e sconvolgente dal punto di vista medico-sanitario e’ che il medico ha agito con dolo in quanto io ho fatto l’intervento nel 2009 quando gia’ dal 2007 queste protesi avrebbero dovuto ritirarle dal commercio. Ovviamente non potendo convivere con l,’ansia di quello che potrebbe succedere, nei prossimi giorni mi sottoporro’ all’intervento per l’espianto . Scandaloso anche il fatto che la sanità debba lucrare sulle disgrazie altrui, i prezzi dell’intervento e della clinica e’ proporzionalmente il 50% in più rispetto al 2009.

  • anche io ho subito l’impianto di protesi PIP nel 2003 e ovviamente mio malgrado sarò costretta a toglierle e sostituirle, sono veramente indignata per quanto è successo e credo sia vergognoso mettere a repentaglio la vita di tante persone per fini di lucro….che vergogna.

  • mi rendo conto che siamo proprio tante a essere state truffate…la cosa terribile e che non si parla solo di soldi ma di SALUTE….la paura aumenta ogni giorno ….e non sai come comportarti….i medici che ci hanno operato mimetizzano …per loro non esiste il problemi se le protesi sono intatte e ci chiedono soldi per la sostituzione…per fare l’intervento ho messo i soldi da parte per un bel pò e ora improvvisamente come facciooooooo??? aiutateci a capire almeno come dobbiamo comportarci…..grazie

  • nel 2010 ho fatto l’intervento… dopo lo scandalo mi sono informata e le protesi che mi sono state impiantate sono della casa Silimed… corro rischi?

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