Purtroppo, le mie peggiori previsioni sui saldi si sono avverate: -35% di cittadini in giro per le strade, – 20% di acquisti!
Questa e’ la logica conseguenza non solo della crisi, come e’ ovvio, ma anche e soprattutto della becera miopia di tutti coloro, associazioni dei commercianti in testa, che non hanno voluto anticipare i saldi a meta’ dicembre. Un anticipo dei saldi normale in citta’ come Londra e New York, ma in Italia no… nella tipica speranza dei commercianti italioti di “fregare” i poveri consumatori… perchè i regali di Natale andranno comunque fatti, no?
E invece, giustamente, i consumatori non hanno comprato prima di Natale, perche’ non hanno soldi da gettare nei soliti prezzi gonfiati, e oramai con la crisi non comprano neanche dopo Natale… non dovendo (per fortuna) piu’ fare i soliti regali inutili (o per meglio dire… utili solo ai commercianti!). Tutto questo e’ perfettamente ovvio, e non a caso io lo ripeto da mesi ovunque, radio, televisione, etc… ma sempre scontrandomi con la becera miopia di cui sopra… a cui i dati dell’affluenza ai saldi di oggi sono forse la migliore risposta possibile.
Ma non finisce certo qui.
Anche quest’anno abbiamo effettuato controlli a campione, a Roma, Napoli, Milano, e in altre citta’, per verificare la correttezza nell’esposizione della merce e nelle indicazioni relative agli sconti. E, purtroppo, nonostante le solite inutili promesse delle organizzazioni dei commercianti, sono in troppi che continuano a violare le norme, aggiungendo ad esempio alla merce di stagione i cosiddetti fondi di magazzino, ingannando di fatto i clienti, e indicando sui cartellini solamente il prezzo finale e la percentuale di sconto, ma non il prezzo originale. Cosa fanno i furboni? Tolgono il cartellino originale, es. prezzo 100 euro, ne mettono uno nuovo di zecca (magari a penna) con prezzo originale 150 euro e sconto del 30%: ergo prezzo finale 100 euro esattamente quanto prima dei saldi!!
Abbiamo chiesto qui a Roma al sindaco Alemanno di disporre immediati controlli da parte dei vigili urbani, per sanzionare gli esercenti scorretti. Speriamo serva a qualcosa…
Intanto scrivetemi qui, su questo blog, tutte le anomalie che trovate sui saldi, come ad esempio carte di credito non accettate dai negozianti, prodotti difettosi non sostituiti, cartellini non indicanti tutti e tre gli elementi essenziali (prezzo originale, percentuale di sconto, prezzo finale scontato), maleducazione dei commessi, ecc.
Facciamogliela pagare a questi truffatori: e se potete fotografate anche con il cellulare il cartellino! (ma se non potete scrivetemi lo stesso nome e indirizzo del negozio… che forse gli mandiamo anche la Guardia di Finanza!)
A presto!
periodo saldi ho fatto un osservazione, combipel dell’ipercoop di Afragola, e quello di Qualiano vicino auchan entrambe provincia di Napoli, con sconto 50%
esponevano pochissimi capi a dir poco brutti. Poi maglioni di scarto e giacche in stoffa con prezzi che oscillavano sui 100 euro.
Non avevo mai visto questi negozi ridotti in un mercatino di ambulanti.
Eppure qualche giorno prima dei saldi, li ho visitati più volte con l’intenzione di comprare una giacca in pelle, quindi cari, ma giacche per uomini e donne di tutti i tipi, capi veramente belli.
Secondo me sono stati tolti i migliori capi per vendere quelli morti in magazzino.
Mi sbaglio? se no è uno schifo! Pietro Riccio Napoli.
Si facciamo pagare le pene dei proprio errori, poichè perseverano nel farlo.
Sei forte Carlo, continua nel tuo lavoro ‘che noi ti seguiamo.
good day
webmaster
io proporrei lo sciopero degli acquisti anche in saldi cosi imparano.
siamo conuigi lavoriamo stessa fabbrica e giusto che tutte due ci anno messo in cassaintegrazione con due figli minorenni e inps ci paga ogni due mesi con un mutuo da pagare mentre dentro ci sono operai polacchi conuigi che lavorano? grazie ce una legge che almeno uno dei due deve rientrare
Carlo a pienamente ragione ! Infatti l’altra sera prima di ordinare in un ristorante a Taranto, la prima cosa che ci misero sul tavolo e stato un posacenere.
Incredibile ma vero !
ormai in italia quasi tutto fa schifo…..e solo e sempre a danno di noi poveri consumatori…Carlo sei un grande!
E’ vero, anche a Roma in strade da me molto conosciute in quanto tutti i pomeriggi sono li a passeggiare in quanto vicino casa, hanno messo dei fondi di magazzino mischiata a merce di stagione 2008, però nonostante il prezzo a saldo in rosso quindi scontato del 20-30-50% a me è sembrato di vedere gli stessi prezzi di prima di Natale e quindi per poter acquistare qualche coca ho deciso di aspettare febbraio p.v., se i prezzi diminuiranno allora farò acquisti, altrimenti non fa nulla la prossima stagione metterò quello che ho nell’armadio. Se tutti facessero così io credo che i commercianti si renderanno conto che se seguitano a fare i furbi chiuderanno le saracinesche e sarà colpa loro se l’economia salterà.
Saluti.
Patrizia
P.S.) mio marito l’anno scorso ha acquistato un cappotto bellissimo, bel modello e di stoffa pregiata in un outlet, pantaloni veramente di grandi marche a 10 euro (a fine gennaio 2008) ci sono passata la scorsa settimana e lo stesso capotto veniva venduto a saldo a 180 euro, e i pantaloni 45-50 euro. Che vuol dire? non capisco … dove sono i saldi? Ma quanto guadagnano i poveri commercianti su un capo???
A proposito di affari tuoi , ho sentito su striscia il discorso che che i giocatori che hanno vinto devono restituire le vincite. Be io non penso proprio sia possibile in quanto se uno li ha gia spesi o donati a terzi cosa fa accende un mutuo ?
Io ad affari tuoi ho vinto ed ho comprato una macchina che ho sbattuto , che gli restituisco e targhe?
Buongiorno le scrivo da Biella,vorrei segnalarvi gli strani sconti effettuati dall’azienda *****.Hanno messo tutto a 5,7,10,15,ect euro ma sui cartellini non c’è il prezzo originale chi mi assicura che questi siano sconti reali o sto pagando la merce a prezzo pieno,non c’è una legge che dice che i due prezzi devono essere presenti,entrambi sul cartellino della merce.Preciso che Oviesse è un negozio di abbigliamento,uomo,donna e bambino.Grazie per una sua risposta.
NEI PUNTI VENDITA BENETTON E SISLEY DI CROTONE I GESTORI HANNO APPOSTO DEI CARTELLI CON SCRITTO CHE LA MERCE IN SALDO NON PUO’ ESSERE CAMBIATA.
Ora siamo al 2010 e sono d accordo con gli sconti anticipati al 15 dicembre..ma visto che i regali natalizi si faranno non li metteranno anticipati gli sconti..perche vorranno guadagnare prima a natale e poi con gli sconti per spolpare all osso il consumatore..
io faro regali solo con gli sconti ed ho gia avvertito i parenti che il mio regalo arrivera dopo e non per natale..
leggendo sopra gli altri commenti do ragione su tutto dai prezzi taroccati alla merce vecchia in magazzino e messa in sostituzione!
salve a tutti, magari non ci crederete ma ci sono anche dei negozianti onesti che amano il loro lavoro. Io ho un piccolo negozio aperto da due anni, tra crisi e le tasse che ci massacrano (eh si), cerco di fare il possibile e di più per i miei clienti.Vi sentirete nostre vittime, ma spesso i ruoli si capovolgono.
Clienti che pretendono l’impossibile, sdegnati, maleducati, che entrano e non ti salutano, aroganti ecc. ecc. Ci sono diverse realtà nel commercio!!!!!
Ora che possono cambiare la roba ento 60 giorni, mi immagino già che arriveranno persone con capi già indossati, o che si sono rotti durante quel periodo. Non sono tutti onesti!! Contariamente a quanto voi pensiate, in caso di saldi, non spolpiamo, per noi non sono una cosa così vantaggiosa! I negozi di catena fanno saldi fuori dalla portata di noi piccoli, e i consumatori si abituano. “Perchè voi non fate i saldi del 50?” “Signora io non me lo posso permettere di fargli uno sconto simile, se no ci rimetto.” e alla fine non comprano nulla e vanno nei negozi di catena. I saldi si facevano a fine stagione, quando il capo veniva svalutato, ma il 2 di luglio? La stagione è a metà! Ma non vi sentite presi in giro quando trovate un capo che due mesi prima costava 100 euro e due dopo 50?! Se i saldi cominciano il 2 luglio, per legge così’ deve essere, ma i più grandi li cominciano già due settimane prima, nessuno dice nulla e noi dobbiamo adeguarci a nostro malgrado.