Cari amici, da tempo oramai, abbiamo denunciato la diffusa pratica del c.d. racket del caro estinto in tutta Italia.
Troppo spesso – senza con questo voler generalizzare sulle categorie interessate che anzi dovrebbero attivarsi per fare chiarezza e individuare “le pecore nere” – infermieri, centralinisti o personale delle camere mortuarie di ospedali si affrettano a chiamare le loro pompe funebri amiche in cambio di una somma che, secondo una stima seppur approssimativa, varia in media da 150 a 350 euro, anche se si può arrivare fino a 500 euro.
L’importo varia a seconda della città e del costo complessivo del funerale. In pratica, considerato che un funerale medio (loculo a parte) costa circa 3.500 euro, la somma varia dal 4 al 10%.
E il business del caro estinto porta un indotto complessivo d’affari di 3 miliardi e mezzo di euro per più di 5.000 imprese funebri.
Per i consumatori si tratta di funerali con una vera e propria somma aggiuntiva incorporata che costano mediamente il 30% in più rispetto al normale e le agenzie funebri si presentano come avvoltoi, senza essere state esplicitamente chiamate dai parenti.
Per questo abbiamo inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma per accertare gli illeciti commessi e diffidato tra gli altri anche la Polverini non solo a provvedere al riguardo ma anche a vigilare e controllare che il servizio di gestione delle camere mortuarie e di onoranze funebri (compreso il controllo sulle aggiudicazioni degli appalti) avvenga nel pieno rispetto dei diritti e interessi di utenti e consumatori!
Invito chi ha avuto esperienze di “sollecito” a scegliere una certa ditta piuttosto che un’altra e ha poi pagato cifre eccessive a segnalarla su questo blog!
E non perdete mercoledì 14 dicembre alle ore 11 la puntata di APPRESCINDERE su RAI3, nella quale sarò ospite proprio per parlare del RACKET DEL CARO ESTINTO”