Cari amici,
mi riempie di gioia sapere che ora anche la mancata manutenzione stradale viene considerata un reato. Dopo la nuova legge sull’omicidio stradale che nomina tra i colpevoli degli incidenti non solo i conducenti, ma anche chi è deputato a garantire la sicurezza delle strade, il Ministero dell’Interno ha inviato una circolare a Prefetture, Questure, Carabinieri, Polizia e Finanza. I punti principali riguardano proprio le responsabilità dei gestori dei manti stradali e dei fabbricanti di auto. Non si tiene più conto solo delle cause soggettive – i conducenti che per assunzione di alcol, droghe o per un improvviso colpo di sonno perdono il controllo del volante – ma anche delle dinamiche strutturali che hanno provocato l’incidente. Dalla strada sconnessa alle buche, dal guard rail assente al segnale sbagliato o inesistente, dalle strisce pedonali sbiadite alla galleria buia, sono innumerevoli i fattori perseguibili legalmente. Anche i difetti costitutivi delle auto – a partire dai freni non funzionanti – saranno ora punibili.
Si legge sulla circolare del Ministero: «Il reato ricorre in tutti i casi di omicidio che si sono consumati sulle strade, anche se il responsabile non è un conducente di veicolo. Infatti, le norme del Codice della strada disciplinano anche comportamenti posti a tutela della sicurezza stradale relativi alla manutenzione e costruzione delle strade e dei veicoli».
Da anni mi batto per la manutenzione stradale della capitale, dove giornalmente avvengono incidenti a causa delle buche – sempre più numerose e sempre più grandi – che tappezzano le strade. La legge sull’omicidio stradale chiarisce quello che è per me un principio fondamentale: più (f)attori concorrono al verificarsi di un incidente. Troppo facile prendersela solo con il conducente – che qualora risulti colpevole, va comunque punito – senza chiamare in causa anche sindaci o dirigenti dell’Anas!
Spero davvero che dalle direttive si passi finalemnte ai fatti e che, nel caso specifico di Roma, la nuova legge “intimorisca” il prossimo sindaco, perché, a quanto pare, solo con la minaccia di reato qualcosa potrà cambiare.
A presto,
CR