Mamma e papà non pagano? Niente pranzo!

Cari amici,

oggi volevo parlarvi di una notizia che ha davvero dell’assurdo. Sfogliando le pagine virtuali del Corriere.it, un titolo mi è balzato agli occhi: “A scuola chi non paga non mangia”. Vi riassumo brevemente la vicenda: sembra che a Corsico, piccolo comune dell’hinterland milanese, il sindaco Filippo Errante abbia stabilito che se i genitori non pagheranno le rette i bambini resteranno senza pranzo. Il provvedimento sembra sia entrato in vigore ieri e, da quel che si legge nell’articolo, che le mamme, avvisate dalla segreteria, e le maestre abbiano studiato un “piano B” per non lasciare i piccoli senza un piatto caldo. Assurdo, direte voi, ma c’è di più.

Il 6 gennaio, sempre stando a quello che ho potuto leggere, sembra che il Comune abbia inviato una lettera ai presidi e per trasmettere gli elenchi, per scuola e classe, dei piccoli che devono essere esclusi. Stesso avviso anche al centro che prepara i pasti per le scuole. Immediate sono state, ovviamente, le giustificazioni dello stesso sindaco che, da poco eletto, ha dovuto fare i conti con 500 famiglie morose e con più di un milione e duecento mila euro da incassare che per un comune come quello di Corsico – con poco più di 35.000 anime – non sono certo pochi!

Per questo, Errante, anche sulla scia dei suoi predecessori, ha deciso di adottare la linea dura, il pugno di ferro. Insomma, mamma e papà non pagano? Beh, caro bambino mentre tutti gli altri tuoi compagni saranno seduti a mensa a mangiare, come ogni giorno, tu resterai senza pranzo.

“Tutelo chi paga regolarmente”, ha dichiarato il sindaco, “Chi è in difficoltà può rivolgersi ai servizi sociali ma il problema sono i furbetti che possono pagare e se ne fregano”.

Devo essere sincero, non stento a credere che tra quelle 500 famiglie in difficoltà ci sia chi se ne approfitta per non pagare. Ma credo anche che tutti quei genitori non appartenagno alla categoria dei “furbetti”. E questa mia convinzione è confermata dalla reazione di presidi e insegnanti che non la pensano come Errante, anzi: di fronte alle liste dei bambini “fuori legge” arrivati nelle scuole hanno reagito facendo finta di niente. Del resto, le colpe – se vogliamo definirle tali – dei genitori non possono ricadere sui figli.

Ieri si può dire che l’emergenza sia rientrata: i bambini sono riusciti a mangiare, non solo grazie al sostegno e al buon senso delle maestre ma anche perchè la società che fornisce le cibarie consegna sempre un 10% di prodotti in più.

Ma domani, cosa succederà?

A presto,

Carlo

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