LA BANDA DEL BUCO


Cari Amici,

è notizia recente: la sindaca di Roma Virginia Raggi ha adombrato che dietro il caso dei frigoriferi abbandonati in strada si celi una precisa volontà politica.

Sinceramente, questa interpretazione mi ha lasciato basito. Va bene che il clima politico è teso, il referendum si avvicina e la nuova giunta ha fatto finora parlare di sè più per l’inazione di questi primi mesi che per provvedimenti concreti e apprezzati dai cittadini. Ma mentre ci si gingilla tra funivie e annunci vari, l’affaire frigoriferi rappresenta un’altra tappa dell’agonia della città. Io credo che la Raggi, piuttosto che seguire il filone complottista (che non porta alcun beneficio a Roma e ai cittadini) farebbe bene ad attivarsi per migliore le condizioni della città, così come aveva promesso in campagna elettorale. Si risparmierebbe, in questo modo, anche il fiume di ironie diffuse sul web (il #frigogate) e che in questi giorni l’ha sommersa senza pietà. Finora infatti abbiamo visto solo approssimazione e disinformazione, come sul caso della raccolta rifiuti ingombranti, sospesa da giugno, e se si continuerà su questa strada, saremo costretti a chiedere al Ministro Alfano di commissariare il Comune di Roma, per evidente incapacità dell’amministrazione a gestire la città.

Purtroppo, come sempre accade, credo proprio che per il #frigogate la soluzione più semplice sia quella giusta. Il mistero, insomma, non mi sembra affatto misterioso. Altro che “disegno più grande” dietro l’epidemia di elettrodomestici abbandonati per le strade: è troppo complicato pensare che la responsabilità spetti alla completa empasse che caratterizza la raccolta dei rifiuti ingombranti, che da mesi a Roma è stata sospesa senza alcuna motivazione sensata?

L’unica strada possibile, per opporsi a questo sfacelo, è l’ironia. E allora, dopo la congiura dei frigoriferi, temiamo sia in circolazione nella capitale anche la “banda del buco”, composta da ignoti che ogni notte realizzano buche sull’asfalto stradale solo per far danno al sindaco. Le buche d’altra parte ci sono, si moltiplicano, e resistono a tutti i tentativi di eliminarle.

Non è “strano”, che continuino a sabotare il traffico romano?

A presto,

CR

 

 

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