E alla fine arriva “Arfio”!

Cari Amici,

era nell’aria, e oggi è stato confermato: Forza Italia vira su Alfio Marchini, l’imprenditore che non ricorda i capolinea della metro. Marchini – cosa mai vista, o quasi – subentra in corsa, come in una partita di calcio, quando mancano pochi minuti al termine e l’allenatore è disperato.

Così si risolve, almeno così assicurano, lo psicodramma che ha agitato le notti del centro-destra italiano a solo poche settimane dal voto. Bertolaso, screditato dal suo stesso partito, si siederà “in panchina”: è lui l’agnello sacrificale sull’altare della “tenuta” del partito di Berlusconi.

Ebbene, qual è il problema? Questo: che proprio “Arfio” – come lo chiamano i romani, abituati a soprannomi e nomignoli – ha puntato tutta la comunicazione della sua campagna elettoraleelezioni-roma-2016-alfio-marchini-manifesto sull’estraneità all’apparato. “Liberi dai partiti“, lo slogan della sua lista, andava bene forse per un outsider: ma di sicuro diventa controproducente, e un po’ imbarazzante, se ci si apparenta con un “partitone” come quello dei forzisti, imbottito di uomini di palazzo, strutturato come una macchina elettorale, da 20 anni e più al centro delle vicende politiche italiane.

Servirà il bianchetto, su quei manifesti: o, meglio, sarebbe il caso di rimuoverli al più presto. Questo è quello che abbiamo chiesto noi del Codacons, perchè gli elettori devono essere correttamente informati sui contenuti di una campagna elettorale cruciale per la città di Roma. Una campagna cui stiamo partecipando anche noi di RienzixRoma, nella convinzione di garantire un’adeguata rappresentanza ai cittadini comuni, a tutti quelli che vogliano fare una scelta – stavolta sì – di rottura con l’immobile panorama politico del nostro Paese.

E però, oltre a questo, al simpatico “Arfio” non posso risparmiare un consiglio amichevole: la prossima volta si ricordi di andare piano con le promesse, le assicurazioni, le certezze. Se le cose cambiano – e in politica cambiano – possono trasformarsi in lacci, boomerang, debolezze. Come nella vita, anche in campagna elettorale è meglio evitare di promettere cose che non si possono mantenere.

A presto,

CR

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