DIMAGRANTI O BUFALE?


Cari amici,

è arrivata l’estate ed oltre a comprare creme solari e oli abbronzanti, l’altra grande nostra preoccupazione è di non farci trovare impreparati alla prova costume. Attenzione, però, alle diete (apparentemente) facili che prevendono l’assunzione di prodotti dimagranti. Non credete a slogan come “Più mangi più dimagrisci” o “Perdi un chilo al giorno”.

L’idea di risolvere velocemente i problemi di peso solo grazie al “miracolo” che questi prodotti assicurano ai malcapitati che ci “cascano” è ovviamente infondata e, soprattutto, l’efficacia di qualsiasi strategia per dimagrire non può valere indistintamente per qualsiasi soggetto in sovrappeso.

A decretarlo è l’Antitrust che solo due anni fa, nel 2014, ha bacchettato alcune pubblicità, classificandole come “ingannevoli”. Ecco l’elenco dei prodotti finiti nel mirino:

Accuslim, Af6 Super Slim, Aha Force 7, Braziol 5, Caloslim XS, Easy to Slim 5, Equibioslim, Kill Kilo, Kilo-Hunter, L.A. Looks Body Wrap, Slim Bool, Slim Effect 24 H, Slim Patch, Slimadvance, Xtra Light, Zactiva, Slim Plus, Soludrena, XantoSlim, Asparagus Lipo, Wakame, Gastrobioring, Extra Goemon, Acero di Sidro, LunaSlim, Bromelina, Ciblaction, CherrySlim, Mincimax.

Poco meno di un anno fa, invece, altre due campagne pubblicitarie hanno violato il Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale. Si tratta dei messaggi pubblicitari per promuovere rispettivamente il Green Coffee 400 hot and cold e il Green Coffee Puro, integratori alimentari. Nel primo caso lo slogan “Sovrappeso? Il gusto nuovo della linea!” è comparso sulla rivista F e nel secondo come banner sul sito GialloZafferano.it (“kg di troppo?”, “dimagrante naturale”, “favorisce il dimagrimento”, “aiuta ad eliminare i grassi e accelera il metabolismo” e “puoi iniziare a perdere peso già domani”).

Al di là delle pubblicità ingannevoli l’altro grave problema resta l’acquisto di questo genere di prodotti su internet. Di recente l’AIFA ha pubblicato un’indagine sui farmaci contraffatti venduti online. Tra i più richiesti compaiono le pillole per perdere peso (il 28%). Se consideriamo che il 99,4% dell’offerta su internet (e parliamo di medicinali di qualsiasi tipo) risulta illegale, il rischio per la salute è praticamente dietro l’angolo!

Purtroppo non si può sempre bloccare il tormentone mediatico, in altre parole, la pubblicità ingannevole non è destinata a scomparire molto velocemente. Il mio consiglio è di segnalare le informazioni palesemente illusorie o anche solo i casi “sospetti”.

A presto,

CR

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