CHI SI SOMIGLIA SI PIGLIA: PERCHE’ PD E GRILLO NON SI PIGLIANO?

Su una cosa Pd e M5S sono in perfetta sintonia: la scelta di personaggi televisivi per i ruoli più importanti nelle nostre istituzioni. Ieri le varie anime del Pd rubavano agli schermi televisivi nomi noti al pubblico coma Lilli Gruber, Michele Santoro, e altri giornalisti conosciuti più per il loro viso che non per le doti politiche, e li mandavano a ricoprire incarichi istituzionali anche delicati. La stessa cosa oggi la fa il M5S, che candida Milena Gabanelli alla Presidenza della Repubblica. E domani potremmo avere Fabio Fazio Presidente del Senato, Floris Ministro dell’economia e Maria De Filippi al Ministero dell’Istruzione.

Ma perché Pd e grillini hanno questa sorta di dipendenza dalla tv? Perché non scelgono per i posti chiave della vita politica ed istituzionale italiana, soggetti della società civile che davvero si sono fatti il “mazzo” per il nostro paese sporcandosi le mani e mettendoci la faccia (ma non davanti a una telecamera!)??

E a quei grillini che sembrano possibilisti circa l’elezione di Romano Prodi al Quirinale, e che così facendo dimostrano una certa ignoranza, noi ricordiamo che fu proprio Prodi ad aprire le porte all’allora presidente degli Stati Uniti, George Bush, facendosi espropriare una parte del Veneto attraverso l’incredibile vicenda della base Usa “Dal Molin” a Vicenza.

Forse il Codacons deve ricordare al Pd e al M5S cosa scriveva Prodi qualche anno fa a Bush, e cioè esattamente questo:

“Carissimo George, desidero confermarti la decisione del mio Governo di dare il proprio assenso all’allargamento della base USA di Vicenza, attraverso l’utilizzazione dell’aeroporto Dal Molin della stessa città”.

Farebbero bene i nostri partiti politici a prestare più attenzione nella scelta dei nomi dei soggetti che vorrebbero far sedere su poltrone importanti, ripassando la storia recente e basandosi sul merito più che sull’audience.

1 Commento

  • Gli italiani se ne fottono di chi andrà al Quirinale!

    Il Paese non ne può più! Gli italiani tutti, tranne quelli che siedono in parlamento e che di politica campano loro stessi e le loro clientele, sono stufi delle solite chiacchiere della politica, presi come sono da ben altri problemi che quelli dell’elezione del Presidente della Repubblica! I cittadini italiani che combattono ogni giorno con i mezzi pubblici che non passano mai, con le liste d’attesa di sette, otto mesi per una visita specialistica o un esame diagnostico, con un lavoro che non c’è e che quando c’è è mal pagato, se ne fottono di chi andrà al Quirinale e dei giochi di “palazzo”! Tanto sono tutti uguali, nessuno escluso!!! Anche i “pentastellati” che, dimentichi di certe loro affermazioni, una su tutte “vogliamo una casalinga, una mamma di famiglia al ministero dell’economia”, propongono per il Colle una giornalista! Ma come? I giornalisti non erano i servi della casta? E in seconda battuta, udite, udite, Stefano Rodotà, uno che nella casta è vissuto e pasciuto, ma proprio lui è la seconda scelta dei 5stelle! E’ follia pura. E nel mentre il Paese rimane nel baratro della recessione, loro giocano, cazzeggiano: ieri al toto Premier, oggi al toto Quirinale. La gente per bene, si astiene. Non partecipa al gioco. A meno che “qualcuno” non decida per l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, ma per il momento questo è solo un giochino riservato alla “rete” e gestito da “guru” e “leader-fondatori” che preferiscono restare dietro le quinte! Che squallore! Sono arrivati persino al punto di farci rimpiangere Craxi e Napolitano, e molto probabilmente proprio sull’onda di questa perversa nostalgia Pd e Pdl troveranno l’accordo su Giuliano Amato alla presidenza della Repubblica. Per un professore che esce da Palazzo Chigi, un altro che entra al Quirinale!?

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