SI PUO’ ESSERE BRAVI E GENEROSI MA ANCHE DELINQUENTI?


Una curiosa storia vi voglio raccontare: quando mio figlio faceva calcio giovanile lo portavo al coni e lì incontravo il padre di un suo amico che portava a sua volta il figlio…e così facemmo amicizia. Lui un bravissimo medico legale e del lavoro della ASL romana attentissimo ai problemi della salute collettiva e delle sofferenze umane le più terribili. Da allora siamo sempre rimasti in contatto. E lui ha sempre offerto la sua competenza anche al CODACONS – e gratuitamente sempre- per aiutare le vittime di mala sanità, anche con veri e propri saggi scientifici quando gli capitava una persona colpita da protesi fasulle o malattie provocate da errori sanitari, e lo faceva senza guardare in faccia a nessuno. Ultimamente – come facevo spesso- gli avevo portato il caso di un bambino ammalato di una gravissima malattia rara che chiedeva di potere recarsi in USA dove si praticano cure di eccellenza che non si trovano in nessuna parte del mondo. A questo bambino la ASL aveva rifiutato di coprire le spese ingentissime di queste cure perché “forse il piccolo infelice si poteva curare anche in Italia” . Una insipienza assurda , ignoranza anche dei protocolli che in Italia non contemplavano affatto quei farmaci sperimentali usati in America. Lui come sempre , molto colpito e commosso, si è subito mobilitato e ha cercato di spiegare alla commissione competente le ragioni di una famiglia distrutta dalla sofferenza. Ma non è riuscito, e affranto dopo averci disperatamente provato ha mollato. Una persona ligia alle regole: quando tanti anni fa dopo un duplice intervento alla colonna invalidante gli chiesi il permesso di sosta per disabili mi mandò davanti a una commissione collegiale – nonostante la nostra amicizia- che valutò tutti i documenti della pratica con minuziosa attenzione e rigore. E anche di recente quando gli ho mandato un  giovane che per un momento di disequilibrio mentale doveva recuperare la patente di guida toltagli per la sua patologia, poi curata e guarita, con il solito rigore lo ha mandato a fare i test obbligatori  e tutte le visite mediche necessarie, mostrando anche a lui, saggiamente, che per la sicurezza del giovane stesso –  di ben maggior valore di una patente di guida- valeva solo e sempre il rigore e la correttezza insita nel rispetto delle regole.  Ora leggo sul giornale che  questa persona, generosa e altruista, sarebbe accusata di atti di corruzione nell’ambito delle sue funzioni pubbliche svolte presso la ASL . Ovviamente sono costernato e non ci credo, ma aspetto il sereno giudizio dei Magistrati. Intanto mi è sorto un interrogativo: ma è possibile che chi è così “per bene” nei rapporti con gli altri poi di nascosto violi la legge come niente fosse? Non ho trovato una risposta.     

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