Cari amici,
ondate di scandali colpiscono ciclicamente la città eterna. Se pensavamo di poter tornare a vivere tranquilli una volta passato il ciclone di Mafia Capitale, ci siamo solo illusi, perché ora a bacchettarci è Raffaele Cantone, il Presidente dell’Autorità Anticorruzione. Solo pochi giorni fa ha firmato l’ultimo capitolo della sua lunga ispezione su Roma, relativa al triennio 2012-2014. Quel che emerge dall’indagine è – tanto per cambiare – spiazzante! Il Comune negli ultimi anni ha fatto della violazione rispetto alle regole della buona amministrazione il suo cavallo di battaglia. Non c’è campo che non risulti compromesso: dalla manutenzione delle strade ai servizi per i disabili, dagli ospizi agli affitti delle case, dalla macellazione della carne alla tutela del verde pubblico.
Ma vediamo velocemente il Rapporto Anac, punto per punto: l’uso facile della “procedura negoziata”, cioè, il ricorso a un numero limitato di imprese con cui “si negozia” l’appalto, in altre parole, il contrario della più democratica gara pubblica alla quale tutti possono partecipare. Altro problema è la mancanza di comunicazione tra i vari dipartimenti, che come monadi fluttuanti possiedono sistemi informativi diversi. Ma non finisce qui! Vogliamo parlare delle cooperative che operano nel sociale? Bene, dalla relazione si legge che “c’è stato un esorbitante numero di affidamenti di cospicuo valore economico avvenuti in gran parte in forma diretta, a conferma del mancato rispetto dei principi basilari di concorrenza, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza e proporzionalità”.
Siete già stanchi? Stringete i denti, perché non è ancora finita. Sono state riscontrate anomalie per quanto riguarda l’affidamento del servizio per i disabili, 2 milioni di euro sganciati – sempre poco democraticamente – attraverso procedura negoziata. E che dire delle case degli anziani e della questione sempre aperte dei rom? Anche in questi casi, risultano pochi controlli e molte irregolarità. E per chiudere in bellezza (la lista, in realtà continuerebbe), la manutenzione stradale. Cantone ha criticato la proroga per gli affidatari che dovrebbero occuparsi di riparare le strade.
Insomma, viviamo proprio in una Capitale, tanto bella quanto problematica, dove il Campidoglio sembra un re Mida, però al contrario: tutto ciò che tocca non si trasforma in oro, ma nel suo opposto!
A presto,
CR