DALLA PARTE DEI CITTADINI


Oggi siamo intervenuti alla Consulta nel corso della delicata discussione sull’Italicum.

Le motivazioni che ci hanno spinto sono sostanzialmente tre, e per trasparenza mi sembra doveroso condividerle con voi:

  • nello specifico il Codacons ha chiesto alla Consulta l’abolizione del premio di maggioranza: questo, infatti, configura una lesione dei diritti dei cittadini e non garantisce una corretta rappresentanza alla Camera né adeguate garanzie per le minoranze;

  • in secondo luogo, abbiamo chiesto ai giudici della Corte di dare un forte monito al legislatore, affinché le leggi elettorali siano approvate con maggioranze qualificate come per le leggi costituzionali: non si può consentire a chi raggiunge una volta la maggioranza di cambiare la legge elettorale a suo piacimento, rendendo il proprio potere intoccabile ed eterno;

  • infine, abbiamo chiesto alla Consulta di bloccare le manovre politiche in atto da tempo tendenti a far conseguire la pensione agli eletti rinviando il voto e lasciando così in vita un Parlamento eletto con un sistema illegittimo.

La parte principale dell’intervento è stata rappresentata da un accorato appello che abbiamo rivolto alla Corte Costituzionale affinché lasci in vita una legge elettorale che consenta di andare subito al voto. Nell’intervento odierno abbiamo spiegato ai giudici le ragioni dei cittadini, che non si fidano del Parlamento e non vogliono che la questione torni di nuovo nelle mani dello stesso Parlamento che ben poteva elaborare una legge elettorale mesi fa e non l’ha fatto, perché punta a prorogare la legislatura, così da consentire agli eletti di conseguire la pensione.

La Corte non può lasciare l’Italia senza una legge elettorale anche perché interferirebbe pesantemente nei poteri del Presidente della Repubblica: questi infatti non potrebbe sciogliere le Camere in assenza di una legge vigente e applicabile, con uno stravolgimento dei poteri costituzionali dei vari organi e un blocco del Paese del tutto abnorme ed ingiustificato.

Questo è quanto abbiamo sostenuto, oggi, di fronte ai giudici costituzionali. È per questo motivo che ci siamo presentati, e ne è valsa la pena anche considerando la prevedibile esclusione del Codacons (vista la costante giurisprudenza della Corte secondo cui solo chi è stato parte del giudizio può presentarsi al procedimento): il punto di vista dei cittadini è sacrosanto, e va difeso in ogni circostanza. Costi quel che costi.

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