Come ti erudisco il pupo… libertà di stampa e lettori del Corriere della Sera

Giorni fa il Corriere della sera (19 aprile pag. 23) ha fatto uno scoop! Con un titolo a tutta pagina ha scoperto dopo 40 anni di successi del Codacons, che ora improvvisamente l’associazione “E’ INADEGUATA A FARE CLASS ACTION…” : questo il messaggio che il giornalista manda ai suoi attenti lettori. Sono mesi che la nostra associazione è, suo malgrado, costretta a denunciare all’Antitrust il Corriere della sera che continua per far soldi pubblicando claims pubblicitari su creme dimagranti e prodotti di bellezza spesso sanzionati dall’Antitrust per la loro ingannevolezza.

Il bravo direttore nemmeno ci risponde, e continua imperterrito a fare vittime gli ingenui italiani che sognano di vedersi ricrescere i capelli in un mese o calare la pancia in 5 giorni. Quando abbiamo letto quindi quel titolone scoop non ci siamo meravigliati più di tanto, anche perchè il cronista Luigi Ferrarella è compagno di convegni giuridici del presidente dell’Ordine degli avvocati di Milano, Paolo Giuggioli.

Voi direte “ma che ci azzecca…?” Paolo Giuggioli ha un “bravo figlio”, avvocato pure lui, che prende molte aziende come clienti per le difese contro le class action, quel che si definisce uno “specialista” cui ricorrono disperate le aziende colpite dalle azioni di classe. Sempre lui difendeva la VODEN, vittoriosa sempre a Milano davanti allo stesso Tribunale, quando nelle memorie difensive scrisse tali e tante vituperie e insulti contro il Codacons che l’associazione dovette denunciare il “bravo figlio” alla reprimenda dell’Ordine presieduto dal padre … (a proposito: che fine ha fatto l’esposto disciplinare, presidente Giuggioli?). Senonchè il giovane Giuggioli nel successivo appello, sempre in difesa della VODEN, prese una bastonata tale che ci si aspettava che il Corriere – come altre testate hanno fatto – trattandosi della prima vittoria di una class action in Italia, facesse allora un titolo a tutta pagina elogiando l’associazione.

Sicchè grande fu lo sconcerto quando quell’articolo, sempre a firma dello specialista Ferrarella, nemmeno portava il nome del Codacons nel titolo ma solo piccolo piccolo in coda, né riportava i nomi degli – non idonei a vincere una class action – avvocati sconfitti con grande scorno, Giuggioli in testa. Anzi Ferrarella si preoccupo’ di sminuire il più possibile la vittoria dell’associazione, sostenendo che un solo consumatore avrebbe ottenuto il risarcimento spettante e tutti gli altri… amen!, fingendo di non capire l’importanza di una sentenza che per la prima volta – e solo grazie al Codacons – riconosceva i diritti di classe in Italia.

Così quando il Tribunale di Milano – con la decisione di qualche giorno fa, senza capo né coda, esaltata sul Corriere del 19 aprile – ha finalmente aggiudicato una class action al Giuggioli, questo ha subito “additato” (così testualmente il rigo 20 della seconda colonna dello scoop di Ferrarella , con la ingenua confessione di chi fosse l’ispiratore del pezzo….) al solerte cronista Ferrarella tutti i gravi errori del Codacons in quel processo. Ma di più: il Ferrarella, che assieme alla Mangiarotti funge da “portavoce” nel Corriere dell’associazione Altroconsumo, (cancellata dal CNCU per ben 5 anni, a seguito di un ricorso del Codacons, per mancanza di una struttura democratica e per aver percepito oltre un milione di euro di contributi di Stato dell’editoria non spettanti), si profonde, a margine del pamphlet contro il Codacons, a tessere l’elogio proprio di Altroconsumo, associazione con sedi introvabili sul territorio ma – come ci illude l’articolista – ben 340000 iscritti, che però non dice che sono tutti abbonati a una rivista trasbordati di peso negli elenchi dell’associazione stessa!!

Forse se Ferrarella avesse letto l’ultimo rapporto I-COM pubblicato il 15 aprile scorso, avrebbe saputo quale è la più importante associazione di difesa dei consumatori italiana e avrebbe dato una migliore informazione ai suoi lettori. E soprattutto non avrebbe “additato”, su comando di terzi, fatti e circostanze che dimostravano proprio – se è vero che il CODACONS aveva commesso tanti errori in quella causa – che l’avvocato della ATM ha vinto non tanto per propri meriti, ma solo per demerito dell’associazione, cosa che certo non gli fa onore né gli aumenterà la clientela tra le aziende intelligenti.

 

Tratto da:

http://www.huffingtonpost.it/carlo-rienzi/codacons-corriere-della-sera_b_5189669.html?utm_hp_ref=italy

1 Commento

  • Ho depositato un esposto all’Ordine degli avvocati di Milano, presieduto da Giuggiolo (questo qui del suo articolo e che presiede l’ordine degli avvocati di Milano,non l’ottavo nano di Biancaneve), denunciando un avvocato che si faceva pagare in nero e informando Giuggiolo&Friends che a prova di quanto sostenuto tale pagamento in nero era stato registrato anche in formato audio. Il risultato? Il Giuggiolo (questo qui del suo articolo e che presiede l’ordine degli avvocati di Milano,non l’ottavo nano di Biancaneve) mi ha comunicato che l’esposto era stato archiviato in quanto non erano emersi elementi deontologicamente rilevanti a carico dell’avvocato da me denunciato nell’esposto.
    Se capitan Schettino puo’ tenere una lectio magistralis all’universita’ su come gestire il panico, allora Giuggiolo (questo qui del suo articolo e che presiede l’ordine degli avvocati di Milano,non l’ottavo nano di Biancaneve) puo’ andare parimenti orgoglioso del suo ordine professionale e dei suoi corsi sulla legalita’ che tiene in giro per le scuole milanesi.
    E intanto Giuggiolo continua a postare video sulla legalita’, sul telefono azzurro e su altre banalita’. Il prossimo video di Giuggiolo quali argomenti trattera’?
    Parlera’ del collega avvocato milanese che dopo aver violentato una cliente ha avuto pure il buongusto di denunciarla per calunnia? (http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_novembre_26/avvocato-civilista-violenta-cliente-studio-1902314961130.shtml)
    Parlera’ dei procedimenti disciplinari tenuti dall’ordine che presiede? Procedimenti che gli stessi avvocati, parlandone con i clienti, definiscono come vere e proprie farse (Giuggiolo ho ancora l’audio a disposizione se vuoi approfondire la vicenda…).
    Parlera’ di come certi avvocati cialtroni “tutelano” gli interessi dei loro clienti lavorando proprio negli studi che difendono proprio le loro controparti?
    O parlera’ del Gatto con gli stivali? O della Bella addormentata nel bosco?
    Meno male che c’e’ Giuggiolo (questo qui del suo articolo e che presiede l’ordine degli avvocati di Milano,non l’ottavo nano di Biancaneve) che ci spiega cos’e’ la legalita’…
    E’ proprio vero che in Italia al peggio non c’e’ mai fine.
    Piu’ che “ideologicamente pezzenti e cazzi arrizzati” a me sembra che la categoria degli avvocati sia piena di pagliacci! In toga nera ovviamente …

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