Dagli aumenti spropositati dei prezzi dei carburanti ci si può difendere rifornendosi presso le cosiddette “pompe bianche”.
Si tratta di distributori indipendenti, che non recano l’insegna dei noti marchi petroliferi, e che praticano prezzi sensibilmente inferiori rispetto agli altri distributori tradizionali.
Questo perché sono esercizi a gestione familiare, che acquistano direttamente i carburanti e possono permettersi listini assai competitivi, limitando il numero di dipendenti e i costi di trasporto della benzina.
Unico problema: non esiste un loro elenco ufficiale.
L’unica mappatura dei distributori indipendenti in Italia è quella reperibile sul sito www.codacons.it, elenco che in ogni caso può subire modifiche e aggiornamenti e che è costato parecchio all’associazione in termine di costi, tempo ed energie.
A tal proposito invito voi automobilisti a segnalarci su questo blog le pompe bianche di vostra conoscenza, così da fornire un aiuto a chi legge e consentire a noi di realizzare una mappa delle pompe bianche completa e utile.
Non ho trovato la lista delle pompe bianche sul sito del codacons.. :-/
A questo indirizzo c’è un elenco delle pompe bianche suddiviso per regione e aggiornato al 24 giugno 2009: http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/2009/06/24/le-pompe-bianche-in-italia/
Purtroppo nella mia zona non ce ne sono :-((((
Sommese Carburante S.R.L. Distributore Carburante di via Milano a Marnate VA.
Questa stazione di servizio reca l’insegna della IP,non vedo come la si possa segnalare come pompa bianca,visto che anche i prezzi sono come gli altriiiiiii.
Cancellatela dall’elencoo
Caro dott. Carlo ,mi chiamo saleh mazen. abito a Bologna in via della barca,43- 40133. TI chiedo ad aiutarmi con la 3, che mi hanno frigato molto bene., non rispondono ai miei Email. come posso avere contatto per spiegare tutto . distini saluti. mazen.
buonasera. il sito http://www.prezzibenzina.it elenca una moltitudine di distributori, anche quelli indipendenti. Può esservi utile?
Egr. Avv. Rienzi,
Voglio porre alla sua attenzione un problema che non è mi sembra che sia stato ancora affrontato. Mi riferisco al pagamento dei bollettini postali. Come lei sa gli stessi possono essere pagati alle Poste Italiane, con 1,10 di commissione per chi paga e 1 Euro per chi riceve ( hanno aumentato recentemente del 10%!), alle Banche con commissioni esagerate ed ora anche a Lottomatica. Ma i Conti Correnti delle Poste Italiane hanno ora un IBAN!. E allora per quale motivo non viene scritto sui bollettini dei Conto Correnti? Personalmente utilizzo i servizi di Banche che non fanno pagare la commissione per i bonifici e utilizzo questo metodo di pagamento anche per Bollettini Postali, calcolando pazientemente l’IBAN, non con problemi per il riscontro dei pagamenti da parte dei beneficiari . Non le sembra che liberalizzando questo servizio, il Consumatore possa trarne dei benefici. Le Poste sono ora una Banca o si comportano come tale, ed allora dovrebbero accettare il pagamento del “Bollettino Postale” anche tramite bonifico e pubblicare l’IBAN sullo stesso. In buona sostanza è il Consumatore che deve decidere come pagare, attraverso tutti i servizi messi a disposizione e non essere soggetto ai “balzelli” delle Poste. Il mercato è libero? Liberiamo i Consumatori!
La ringrazio per la sua cortese attenzione.
Cordialmente
Raffaele Perrotta
[…] avanti una vera e propria battaglia per fermare i costanti aumenti, e proprio su questo blog (http://www.carlorienzi.it/?p=157#respond) sono gi
Caro avvocato
a proposito di pompe bianche, qui a Cagliari non ce ne sono
mi interessa molto la storia dei comuni a rischio idrogeologico,
in quanto facente parte del comitato di quartiere.
il problema è molto sentito, siamo in un quartiere di Cagliari, dove tutto poggia su tante cavità dal tempo dei romani e forse prima, e con le piogge, con la rottura dei tubi della condotta cittadina, e non ultime le fogne, si creano dei drammi (la nostra casa si è inclinata, altre sono lesionate, mio figlio ha visto la macchina Audi 3 nuova inghiottita da un buco sull’asfalto l’8 di agosto 2008
(vedi you tube voragine di Via Peschiera Cagliari)
saremmo tutti grati 200 famiglie, diverse facoltà compresa Ingegneria,se ci dessi una mano a risolvere il problema perchè ora siamo prigionieri del nostro quartiere e non possiamo entrare neanche nei garage.
saluti Morelli
Egregio Avv.Carlo Rienzi
solo ora ho letto la risposta al mio quesito – che non è una risposta – ma solo un interlocuzione – si spera in una collaborazione più fattiva —
Antonio Morelli