Cari amici,
questi giorni sono stati particolarmente duri dopo l’attacco terroristico a Bruxelles, purtroppo l’ennesimo attentato che ha colpito l’Europa e noi tutti, al quale potrebbero seguirne degli altri. Per questo, almeno per un attimo, vorrei spostare l’attenzione dalla vicenda drammatica alla questione (ancora irrisolta) della sicurezza nazionale, cioè, della nostra sicurezza. Già, perché mentre il premier prova a convincerci con la solita frase: “Presa ogni misura, non c’è minaccia specifica”, c’è chi, invece, è un tantino più lungimirante e – ammettiamolo – onesto, come l’amministrazione delegato di Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini. “Se la domanda è: ‘Possiamo tranquillizzare i nostri cittadini che non ci sarà un attentato terroristico’ – ha dichiarato – la risposta è no. Racconterei un’assurdità”. In altre parole, non si può promettere ai viaggiatori sicurezza assoluta. Terribile, davvero, ma anche realistico!
Nelle stazioni principali, ad esempio, le barriere si sono rivelate utilissime per arginare il livello di micocriminalità, ridotta dell’80%, ma non c’è ancora alcun modo per evitare che una persona salga in una delle 2000 stazioni del Paese e arrivi in quelle maggiori.
Un controllo capillare stile Grande Fratello è, quindi, impossibile. Questo significa: arrendersi ancor prima di aver combattuto? Niente affatto, semmai, chiederci come trasformare la paura in risorsa. Prendiamo ad esempio Roma, sulla quale spesso è stato puntato il dito come nuovo possibile bersaglio dell’Isis. Le stazioni della metro, lo scalo di Termini e le altre stazioni ferroviarie di rappresentano obiettivi sensibili. In tal caso, occorrono misure straordinarie che fungano da deterrente. Non basta la vigilanza attuale, bisogna aumentare le figure addette alla sicurezza in tutte le linee metropolitane e nelle altre stazioni ferroviarie della capitale. Anche l’adozione di sistemi tecnologici come metal detector, body scanner o simili, sarebbero strumenti efficaci per evitare l’ingresso di armi o di ordigni esplosivi.
Se gli attacchi terroristici ci hanno insegnato qualcosa è che non possiamo abbassare la guardia; mantenere il più alto livello di sicurezza possibile sembra a oggi l’unica soluzione.
A presto,
CR