Vincenzo De Luca vs. Massimo Giletti? Mi schiero contro il conduttore!


Avete sentito dello scontro tra Vincenzo De Luca e Massimo Giletti?

In sintesi, durante la puntata di Non è l’Arena di domenica 22 novembre, il conduttore ha attaccato Vincenzo De Luca sui numeri forniti dalla Regione Campania. In particolare, il presentatore ha tacciato De Luca di aver nascosto la verità riguardo i fondi stanziati.

Piuttosto che dare a me dello sciacallo, dovrebbe dare dei numeri corretti. Sono arrivati 680 milioni di euro e non 246 milioni, come invece comunica lei”.

Lei governa una Regione importante per questo Paese, dovrebbe dire la verità, invece è solo chiacchiere e distintivo”.

Giletti ha voluto dire la sua in merito ad un’ulteriore questione: De Luca, per lui, comunica in modo sbagliato. Infatti, il presentatore ha continuato:

“La scuola forma i futuri governatori del nostro Paese, basta con queste prediche sterili. Chi amministra un paese dovrebbe andare negli ospedali, non chiacchierare dietro ad una scrivania dicendo cazzate!”

Insomma: un attacco a tutto tondo. Contro il quale, però, non esito a prendere posizione. Giletti, infatti, ha torto: De Luca avrà pure tante colpe (in tanti contestano il suo stile comunicativo, e la situazione sanitaria è indiscutibilmente grave), ma va semmai contestato per le ragioni corrette. Non, invece, facendo finti scoop: non si può far credere ai telespettatori, come ha fatto Giletti, che la Campania abbia ricevuto soldi a palate per il Covid, quando in realtà gli stanziamenti da parte dello Stato erano riferiti ad ambiti e settori del tutto diversi.

Per saperlo con certezza basta scorrere la nota diramata dalla Regione Campania in cui, dati alla mano, si smentiscono i numeri forniti da “Non è l’arena”.

Ecco la ragione per cui dico: Giletti ha sbagliato. Non è possibile rincorrere l’audience sulla pelle dei cittadini, in un momento delicatissimo per il Paese e per la sanità in cui si dovrebbe dare una informazione corretta, precisa e imparziale.

In questo momento drammatico e durissimo per tutti abbiamo, ognuno nel proprio ambito professionale, responsabilità ancora più marcate del solito: cerchiamo di ricordarcene, ne va del benessere di tutti.

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