Una mappatura delle buche stradali per la città di Roma

Cari amici,

qualcuno potrà forse accusarmi di essere ridondante, ma ci tengo troppo a questa città per lasciarla nel degrado. Per questo, non passa giorno che io non sollevi la questione della manutenzione stradale. Oggi sono stato in Campidoglio per presentare il nostro dossier sulla mobilità capitolina e la prima mappatura delle buche. Il primo documento analizza la vita dei romani nel traffico quotidiano tra ingorghi e code, confrontandolo con il servizio reso nelle principali città europee; mentre il secondo si presenta come un anagrafe delle voragini presenti sull’asfalto della capitale, distinte per tipologia, dimensioni e quantità (evidenziando i quartieri più tartassati). Ma passiamo dalle parole ai fatti, o meglio, alle  DSC_1256cifre. Sapevate che l’82% delle strade di Roma ha almeno una buca stradale? E che su un totale di 6000 km di percorso stradale, 4.900 km presentano problemi di tenuta dell’asfalto? Se poi consideriamo che in media si registra una buca ogni 15 metri, il più delle volte profonda 4,5 cm e con un diametro medio che raggiunge i 35 cm, capiamo che il livello di pericolosità è altissimo!
Alcune aree, più di altre, si presentano, poi, impercorribili: il record è stato registrato su via Montebuono, con 38 buche su 80 metri di strada. Che dire, poi, delle grandi arterie: abbiamo constatato che il 33% richiederebbe interventi profondi di ristrutturazione.
Capite bene, allora, perché insisto tanto sull’emergenza buche. Come potrei mai tacere se, finora, dei (pochi) lavori di manutenzione stradale, l’80% è stato svolto in modo irregolare; se tra gennaio e aprile si sono verificati 1.400 incidenti per asfalto dissestato, se in media avvengono 12 incidenti al giorno per la presenza di buche e se tra gennaio e marzo i vigili urbani hanno condotto 2000 interventi per lo stesso motivo?
Termino qui la mia filippica. Le cifre parlano chiaro: non si può più rinviare ed io, come candidato sindaco, ma sopratutto come cittadino, continuerò a lottare, a gridare – se occorre – per il decoro urbano e il ripristino della sicurezza su strada.

A presto,

CR

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