Cari amici,
la Terra dei fuochi torna tristemente a far parlare di sé. Oggi, l’Istituto Superiore di Sanità ha diffuso un aggiornamento del rapporto sulla situazione epidemiologica di quei 55 Comuni definiti – dalla Legge 6/2014 – come Terra dei fuochi.
Il quadro che emerge è davvero sconvolgente ed allarmante perché – scrive l’Istituto – “è caratterizzato da una serie di eccessi della mortalità, dell’incidenza tumorale e dell’ospedalizzazione per diverse patologie, che ammettono fra i loro fattori di rischio, accertati o sospetti, l’esposizione a inquinanti emessi o rilasciati da siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e di combustione incontrollata di rifiuti sia pericolosi, sia solidi urbani”. Drammatica è, in particolar modo, la condizione dei bambini, ricoverati sin dal primo anno di età per gravissime forme di tumore e per “eccessi di tumori del sistema nervoso centrale, questi ultimi anche nella fascia 0-14 anni”. L’analisi evidenzia anche una particolare criticità di alcuni Comuni rispetto ad altri per i quali – dice l’Iss – “si sono rilevati specifici segnali che richiedono ulteriori e necessari approfondimenti”.
Ma il dato ancor più allarmante è che in quei 55 Comuni la mortalità è in eccesso rispetto alla media regionale, senza distinzioni di età e di genere. E la causa di tutto ciò risiede nello sviluppo di patologie più gravi e difficili da combattere: tumore maligno dello stomaco, tumore maligno del fegato, tumore maligno del polmone, tumore maligno della vescica, tumore maligno del pancreas, tumore maligno della laringe, tumore maligno del rene, linfoma non Hodgkin e tumore maligno al seno.
E, purtroppo, oltre a tutte le malattie che vi ho elencato, l’Istituto Superiore di Sanità ha sottolineato che un altro aspetto rilevante per la zona della Terra dei fuochi in relazione alla salute infantile è costituito dalla deprivazione socioeconomica. I bambini che vivono in zone povere sembrano essere più vulnerabili rispetto a quelli che risiedono in aree meno deprivate, perché sono vittime di diversi fattori come malattie croniche e diete meno sane, che possono innescare ulteriori sinergie negative per la salute.
Insomma, la situazione della Terra dei fuochi è tragica. I continui roghi tossici appiccati nelle discariche abusive stanno uccidendo città intere! E’ vero, l’approvazione del ddl sugli ecoreati ha rappresentato un grande passo avanti nella lotta alle ecomafie, ma quei 55 Comuni, quei bambini, non possono più aspettare. Il governo non può più fare finta di niente. Serve un piano nazionale di bonifica della Terra dei fuochi, che renda quelle aree vivibili e produttive!
Un saluto,
Carlo