Al centro del dibattito politico di queste ore il regolamento sulla par condicio che vorrebbe vietare i talk show e i programmi di approfondimento giornalistico in tv in questo periodo pre-elettorale.
Circostanza che non solo rivoluzionerebbe i palinsesti, ma finirebbe per limitare il diritto all’informazione dei cittadini.
C’è anche un altro aspetto da non sottovalutare: la cancellazione di tali trasmissioni, determinerebbe un danno economico alla Rai pari a 3 milioni di euro al mese, legato alla minor raccolta pubblicitaria.
Un danno alla rete di Stato equivale a un danno per gli utenti.
Per questo motivo ci siamo rivolti alla Corte dei Conti affinché apra un procedimento sulla questione.
A voi lettori rivolgo invece il seguente quesito: siete favorevoli o contrari ai talk show politici in tv?
Lasciate su questo blog la vostra opinione.
Il problema non sono i talk show nella TV pubblica, o la par condicio che è sacrosanta per dare uguale visibilità a tutti i candidati (anche se, per me,dovrebbe sempre essere il cittadino a scegliere il candidato, e non il partito); il vero PROBLEMA è che qualcuno ha delle televisioni proprie dove può mandare in onda quello che gli fa comodo, e nascondere le verità a lui meno piacevoli.
Lì ci vorrebbe un controllo da parte dello stato, ma non può esserci ovviamente, perchè lo stesso proprietario è lo stato, e mai si autoregolerà.
sono convinta che se permetteremo ciò si accelererà ancora di più il nostro ritorno alla pura dittatura. lottiamo insieme per i nostri diritti|
Caro Rienzi, codeste pantomime televisive hanno leggermente stufato e non
perchè girano i soliti noti come Del Pietro, Casini, Gasparri, Bondi che scuote la
testa quando viene inquadrato, e tanti altri di destra e di sinistra, ma perchè il
chiacchiericcio fine a se stesso non ha mai riempito le tasche di chi pazientemen-
te ascolta e non può interferire.
Pertanto, se posso suggerire qualcosa, direi di sostituire i personaggi suddetti,
con altri che per ragioni che ignoro,pur facenti parte del Parlamento, non appaio-
no mai o quasi mai.Lei si ricorda il “Convegno dei cinque ” ?Bene.Anche la
massaia oppure il pensionato farei partecipare come pure i lavoratori precari e
ancor prima i disoccupati e tutti quelli che hanno qualcosa da dire, ma che la
RAI,che noi paghiamo,ignora l’esistenza,escluso Santoro.Chiudo e la saluto.
scandoloso!
pura e semplice censura.