State sereni, non cambierà nulla


Come previsto e ampiamente prevedibile, ricomincia la sceneggiata della fine della legislatura.

Da tutte le parti la commedia è interpretata alla perfezione: chi si dispera per aver perso la “risorsa migliore del Paese”, Draghi, e si strappa le vesti come se l’accaduto fosse una tragedia nazionale; chi dall’altra parte invoca elezioni, osserva con cautela o rivendica la solita “coerenza delle scelte”, che non si sa cosa significhi ma ormai è un leit-motiv che si ripete a più non posso. Una crisi che più di palazzo non si può e che con i problemi reali dei cittadini non ha niente a che fare.

La cosa più comica però è un’altra: e cioè che, come ho scritto tempo fa, dopo tutta questa grancassa non succederà nulla.

Non ci sarà nessuno scioglimento delle Camere: non accadrà mai, almeno fino al giorno successivo alla maturazione – per tutti questi, diciamolo una buona volta, nullafacenti totali – della ricca pensione. Per ottenerla, infatti, c’è una condizione preliminare: bisogna essere rimasti in carica per almeno 4 anni, 6 mesi e un giorno. 

“Questo implica che i neoeletti della XVIII legislatura (a inizio legislatura) non avrebbero diritto alla pensione parlamentare se le Camere venissero sciolte anzitempo e il 24 settembre 2022 ci fosse già un nuovo Parlamento insediato”. 

Il Sole 24 Ore, Pensioni degli onorevoli

Durante questo periodo deputati e senatori versano circa 50mila euro di contributi, che in caso di voto anticipato andrebbero persi. E allora, diciamo la verità: stando così le cose, chi si schioderebbe dalla poltrona? Chi rinuncerebbe a tali privilegi, inesistenti altrove, per il bene del Paese? In questo nostro oggi, evidentemente, nessuno. Meno che mai i rappresentanti del popolo italiano: un partito unico abituato a spartirsi una torta succulenta, il più a lungo possibile.

Perciò, teatro a parte, ora lo ridico chiaro e tondo: state sereni, le Camere non saranno sciolte, almeno fino al 25 settembre 2022.

Il resto è una recita collettiva, che di interessante ha davvero poco.

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