Sciolgono le Camere? Ma quando mai!


La crisi di Governo ci sarà pure ma Mattarella non scioglierà le Camere: il partito del Presidente della Repubblica non vuole assolutamente che sia Salvini (che continua a far paura a tutti) a nominare il successore – Berlusconi? – e quindi non ha nessuna intenzione di procedere a elezioni anticipate. Se Salvini crede il contrario si conferma un vero illuso. Non si tratta di un giudizio, ma di una constatazione di fatto: se la legislatura dura, anche con un governo tecnico alla guida, il Presidente della Repubblica sarà nominato da PD+ M5S e non certo dalla Lega o dalla Meloni: questo significa che per altri 4 o 5 anni il potere sarà in mano – almeno come timone istituzionale – agli uomini dell’attuale establishment, quello che fino a oggi ha governato il Paese. I soliti noti.

Questo fatto è positivo è negativo? Non lo voglio giudicare, ogni cittadino si fa la sua idea e io intendo rispettarla. Resta il fatto che l’elezione del presidente della Repubblica è ormai diventato l’evento cruciale, l’avvenimento pubblico intorno a cui tutto ruota. Un affare che è “al tempo stesso, una battaglia cruciale, come si è detto, ma anche sostanzialmente imprevedibile negli esiti. Come la storia insegna, raramente infatti chi è entrato cardinale in quella competizione ne è poi uscito Papa”, per citare parole non mie.

Insomma, siamo in una fase di scacco. PD+M5S non hanno alcuna intenzione di perdere il pallino del gioco, e si guardano bene dall’ipotesi di andare a elezioni anticipate: non fatevi fregare dalle dichiarazioni pubbliche cui non credono neanche loro. E mentre l’economia crolla – i dati sui beni di consumo fanno ormai paura – e milioni di cartelle esattoriali incombono sulla testa degli italiani, resta solo da vedere da dove sbucheranno i “responsabili” capaci di mandare avanti questo sgangherato (ma insostituibile, a quanto pare) governo. Il danno, però, è già fatto: un governo debole è tutto quello di cui non avevamo bisogno, e gli effetti (caso Pfizer in testa) si vedono. Speriamo che il “governicchio” non ci costi anche in ambito europeo.

Questo è lo scenario, e pare sempre lo stesso.

I problemi dei cittadini si accumulano, loro pensano solo alle faccende di palazzo: non è un copione già visto, ben prima del Covid19?

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