Ogni volta che non lo invitano come rappresentante e portavoce unico – o re perpetuo? – dell’argomento mafioso, Saviano parte con il pianto greco e comincia a gridare alla “repressione del dissenso“. Repressione che in Italia, non c’è dubbio, esiste davvero (stiamo diventando a tutti gli effetti uno Stato di polizia) ma che di sicuro non può essere l’unico, permanente argomento di chi, insomma, alla fine non riesce a farsi una ragione dell’assenza da qualunque festival, fiera o kermesse.
Per Saviano, infatti, l’assenza dalla delegazione ufficiale di autori di Italia Ospite d’Onore alla Fiera del Libro di Francoforte non è un caso. Si tratta della “necessità di avere bersagli” per il governo. Di più: ” Mi volevano escludere, va benissimo“. Addirittura: come se in atto ci fosse un disegno cospirativo. Ma così, traducendo, qualsiasi ipotesi di non convocare il Saviano nazionale pure al più secondario convegno dell’orbe terracqueo comporterebbe senza dubbio alcuno un progetto censorio.. Ordito alle più alte sfere. Mica male come sistema per farsi invitare sempre e comunque!
Quando si dice “avere una grande considerazione di sé“. Ma proprio grande, immensa, cosmica. La presunzione, da questo punto di vista, non ha limiti: come se non ci fossero altri in grado di trattare i suoi stessi temi, come se mafie e organizzazioni varie fossero appannaggio del Roberto Nazionale (e di nessun altro).
C’è una verità, però, che devo svelare a Saviano: egli non è stato eletto, in pompa magna, come eterno custode dei discorsi sulla criminalità. Non gli è stata conferita una patente a vita, non gli è stato assegnato un monopolio sul commercio di questi temi. Se capita di non esserci a qualche evento, beh, non finisce il mondo: anzi, può essere utile, così da non scambiare più il proprio narcisismo per chissà quale censura, complotto, macchinazione. Una cortesia di cui saremmo davvero grati a Saviano: se la smettesse di denunciare una volta al giorno bavagli di ogni sorta, dalle prime pagine di tutti i gionali del Paese, una cosa è certa. Staremmo tutti un pochino meglio.