Prodotti alimentari, la Gran Bretagna è più attenta di noi!

Cari amici,

ci vantiamo spesso di essere il Paese con la miglior cucina, eppure, quando si tratta di allerta e ritiri di prodotti alimentari c’è chi è molto più attento di noi. Parlo della Gran Bretagna, che può vantare un’ottima Agenzia per la sicurezza alimentare. La Food Standards Agency (FSA) ha da poco inziato a pubblicare un bollettino trimestrale che elenca i prodotti ritirati dal mercato o sottoposti a indagine perché ritenuti infetti. Sicurezza alimentare
Tra i motivi dei richiami compaiono gli allergeni (nel primo rapporto ottobre-dicembre 2015, su 38 casi di allerta 26 sono per gli allergeni non dichiarati), frammenti di vetro in bottiglie di birra e salsa, Salmonella in una partita di formaggi, muffe su bocconcini di pollo, insetti in muesli per bambini. E la lista potrebbe continuare.
Il sito dell’Agenzia risulta un utilissimo canale informativo per i consumatori che, grazie agli aggiornamenti in tempo reale, possono sapere tempestivamente quali prodotti sono stati ritirati e perché.
Ma a che punto sta l’Italia? Pur ospitando la sede ufficiale dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa), non possiede paradossalmente un’agenzia nazionale che si occupi di una questione così importante; mi verrebbe da dire: di vita o di morte! Qualcuno potrà ribattermi che c’è sempre il Ministero della Salute. Già, ma attualmente sul piano dell’informazione non si avvicina neanche lontanamente al sistema efficiente che vige in Gran Bretagna. Che dite, non sarebbe il caso di darci una mossa, o pensiamo di avere il bollino di qualità anche per la sicurezza solo perché abbiamo ospitato un’Esposizione Universale sul cibo?

A presto,

CR

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *