Ciò che sta accadendo in Giappone, oltre al dramma umano di decine di migliaia di morti e di persone rimaste senza nulla, ripropone un problema – quello del nucleare – che da anni, assieme al Codacons, stiamo affrontando.
Mi interrogo su cosa accadrebbe se davvero in Italia fossero attive delle centrali nucleari – così come volute dal Governo – di terza generazione e un terremoto si abbattesse sulla nostra Terra.
Mi chiedo: ma se è andata così in Giappone, tecnologicamente all’avanguardia, da noi cosa potrebbe accadere?
Mi domando, quanto conosce la gente sul nucleare? E ancora: i cittadini sono informati dei rischi e pericoli legati alle centrali nucleari che si vorrebbero rendere operative qui in Italia? La differenza tra centrali di terza e quarta generazione la conoscete?
E proprio oggi il Consiglio di Stato, pur dichiarando inammissibile il ricorso – con cui avevamo chiesto che il Ministero dello sviluppo economico, prima di decidere per l’opzione nucleare, valutasse sotto l’aspetto scientifico la tecnologia connessa al nucleare di quarta generazione – ha sentenziato che gli “accertamenti rimessi alle valutazioni discrezionali del Cipe che, nella sua competenza, li compirà senz’altro con tutta la diligenza che il caso richiede, anche vagliando se sia preferibile la tecnologia del nucleare di cosiddetta quarta generazione, anche sotto il profilo del minor tempo di smaltimento delle scorie“, e – ha aggiunto – “una volta effettuati potranno essere sindacati sotto il profilo del corretto esercizio del potere amministrativo se e quando il Cipe adotterà il provvedimento di scelta definitiva della tecnologia nucleare”.
Dopo questa sentenza il Ministero dello Sviluppo e l’Agenzia per la sicurezza nucleare dovranno riaprire obbligatoriamente le istruttorie tecniche dirette a capire come mai siano state preferite, se non a vantaggio delle lobby del nucleare, le centrali di terza generazione, che altri paesi hanno già abbandonato in favore dei reattori di quarta generazione, i quali possono essere realizzati con i medesimi tempi, più elevate garanzie sul fronte della sicurezza e minor produzione di scorie nucleari.
Non solo: in caso di incidenti, queste centrali hanno un diverso tipo di raffreddamento degli impianti, che consente di evitare situazioni di elevato pericolo come quelle riscontate in queste ore in Giappone.
E allora vi invito a dire la vostra sul nucleare!
Favorevoli o contrari?
Contrari a prescindere.
Assolutamente contrario alla centrali nucleari. Gli italiani hanno detto no quando non c’erano che poche e vecchie alternative; oggi, quando la scienza e la teconologia ci consentono di ottenere l’energia dal vento, dal sole e dal mare, il ricorso al nucleare è solo l’occasione di un grande business che a differenza di altri -ogni iniziativa crea circolazione di moneta- è gestito da una ristretta cerchia francoitaliana.
Credo che l’illusoria promessa di un risparmio in bolletta potrebbe essere un fattore decisivo, per i cittadini. Così come l’illusorio ideale di una fonte energetica che non inquina e che è rinnovabile. Illusioni, appunto. Quello che però fa arrabbiare, nella contingenza, è che un cittadino italiano ora in Giappone, esposto a rischio terremoto e radiazioni, debba pagarsi il biglietto aereo per il ritorno in patria. Ma non è una emergenza, questa? Perchè non andare a prenderli e basta, facendo magari una splendida figura?
Egregio Signor Rienzi, la Svizzera sta discutendo l’uscita dall’ atomo (l’ho letto su http://www.infoinsubria.com)
e noi insistiamo nell’ andare avanti con il nostro programma nucleare.
alex
Contrario assolutamente! Le centrali nucleari sono le piu’ costose da realizzare, le piu costose da mantenere e le piu costose da smantellare. Inoltre in caso di anomalie all’impianto c’e il pericolo di contaminazione inimmaginabile. Detto questo, altro problema non meno importante é dove stoccare le scorie nucleari. Attualmente le scorie nucleari prodotte dalle centrali nucleari vengono stoccate in apposite aree all’interno delle stesse strutture.Non si é trovato ancora a livello mondiale un’area sicura dove stoccare queste scorie.
L’energia nucleare è in assoluto la più pericolosa e la più costosa e noi non abbiamo bisogno di questo tipo di fonte energetica ma bensì di energie rinnovabili!
Assolutamente contraria al nucleare!
Sono contrario per i diversi problemi esposti ma, cosa molto importante, è che
inoltre il nostro fabbisogno energetico non ha bisogno di grossi impianti eolici ,
fotovoltaici ma molti piccoli impianti locali perchè il trasporto a grandi distanze
dell’energia elettrica crea una dispersione non proprio trascurabile.
Auguri e buoni pannelli (fotovoltaici!) a tutti. Giancarlo
no al nucleare per motivi che e una macchina che va bene fin che va e quando non va si pagano tantissime spese per domarlo che non bastano i risparmi ottenuti e poi si paga anche con la vita umana animali e terreste.
Assolutamente contraria, quello che causa il nucleare non lascia scampo, i danni che procura sono irreversibili, e quindi non vale la pena rischiare,
quello che mettiamo in gioco è la nostra vita.