Aumentano le multe: ennesima tassa occulta in arrivo?

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Un fiume di denaro per le casse (esauste) degli enti locali, più di un miliardo e mezzo piovuto dritto dritto sui conti correnti di Province, Comuni, Città metropolitane, Unioni di Comuni e chi più ne ha, più ne metta: per la precisione, all’1 gennaio al 28 novembre 2024 le sanzioni per violazioni al Codice della strada a carico delle famiglie hanno prodotto incassi complessivi per gli enti locali pari a 1,54 miliardi di euro.

Non sono ancora, certo, dati definitivi. Manca ancora un mese alla chiusura dell’anno, e che mese: a dicembre – con la maggiore mobilità dei cittadini nel periodo delle feste – si prevedono ulteriori entrate per gli enti locali derivanti da violazioni al Codice della strada. Ma i dati la dicono lunga sul flusso alimentato dai cittadini, e finito nelle casse di Comuni e compagnia cantante. E la cosa incredibile è che, in proporzione, gli incassi garantiti dalle sanzioni appaiono in diminuzione rispetto al 2023, quando il tesoretto generato dalle multe stradali è stato di quasi 1,8 miliardi di euro!

Si tratta, è chiaro, di tantissimi soldi. Peccato che da questo immane introito traggano vantaggio principalmente gli erari: insomma, per dirla con una formula efficace, i Comuni brindano, la sicurezza stradale no. Ricordo infatti che in Italia il Codice della Strada stabilisce di destinare il 50% dei proventi delle sanzioni alla sensibilizzazione sulla sicurezza stadale, e di reinvestire gli incassi derivanti dalle multe per eccesso di velocità nel miglioramento delle infrastrutture. Tuttavia, quasi tutti i report denunciano l’impiego dei proventi delle multe per ben altre destinazioni.

I cittadini, dal canto loro, si erano già accorti da tempo di questa evidenza: messa da parte la funzione primaria (tutelare la sicurezza stradale), ormai le multe rappresentano una voce vitale per i bilanci degli enti amministrativi. Guai a non farle, insomma!

Non è un caso se nel 2025 si andrà pure verso l’aumento delle multe stesse. Il rischio è quello di subire un altro salasso (salatissimo per alcuni). Così, secondo molti osservatori, chi prometteva tutto l’opposto sta per rifilarci l’ennesima tassa occulta: un modo sottile e ingegnoso per restituire agli enti locali quello che, con altra mano, gli verrà sottratto.

Prepariamo i portafogli, amici: non si tratta solo di pagare una sanzione, ma di assolvere una funzione patriottica!

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