Medici e virologi ospiti fissi in TV? Ma basta!


Se c’è un fenomeno insopportabile, esploso nel corso di questo difficile anno e mezzo, è quello legato alla proliferazione di medici e virologi in TV. Una presenza fissa, come in un girone dantesco, a ogni ora del giorno e della notte: consigli, suggerimenti, previsioni (anche sballate o sballatissime, ma tant’è) in prima serata, nei TG, all’interno di speciali, reportage, inchieste e così via.

Ieri avrebbero ottenuto una fugace ospitata a ‘Medicina 33’ o in qualche inserto notturno, oggi sono le star del palinsesto. Tanto che in Francia si discute apertamente di limitare l’accesso al piccolo schermo, proprio per evitare quei fenomeni di allarmismo – o vero e proprio panico – generato da apocalittiche, e spesso improvvisate, previsioni televisive.

La cosa, da noi, ha invece assunto dimensioni impressionanti: ormai esiste un vero e proprio tariffario per le ospitate dei medici nei programmi televisivi, addirittura con agenzie di comunicazione che ne seguono gli interessi e fungono da manager, come nel caso dell’immunologa Antonella ViolaIlaria Capua, ad esempio, chiederebbe 2mila euro più Iva per 10 minuti di intervento. Mistero totale invece sui cachet riconosciuti dalla Rai a Roberto Burioni, per mesi ospite fisso a “Che tempo che fa”: l’agente del virologo ha ammesso però che il compenso economico è uno degli elementi considerati dal medico prima di accordare un suo intervento.

Insomma: il medico fa audience, e diventa quindi l’elemento più conteso sul mercato – dando vita a una corsa sfrenata di ospitate, cachet, altre ospitate. Il problema è che però questo business, oltre a risultare immorale, potrebbe rappresentare un danno economico per i cittadini. I medici che ricevono compensi per le ospitate in TV, infatti, in alcuni casi potrebbero costare due volte agli utenti: sono infatti pagati dalla collettività in quanto medici del Servizio Sanitario Nazionale, e finiscono per essere pagati una seconda volta come ospiti Rai, rete come noto finanziata dagli italiani attraverso il canone.
Per questo motivo presentiamo un nuovo esposto per fare luce sul business dei virologi, indirizzato a Guardia di Finanza, Ordini professionali cui i medici appartengono e Università con cui gli stessi intrattengono rapporti lavorativi.

Mai come in questo caso, i cittadini hanno diritto alla massima trasparenza: noi siamo dalla loro parte.

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