IMMIGRATI CLANDESTINI: RAZZISMO O SCARSA ACCOGLIENZA?

Non sono razzista.

Questa premessa è necessaria per non equivocare su quello che penso sia giusto chiedersi, vista l’emergenza immigrati che sta colpendo il nostro Paese (e non solo).

E ritengo, in linea generale, che gli italiani non siano razzisti: la storia del nostro paese ci insegna che siamo stati un popolo di emigranti.

E che inoltre, siamo tra le popolazioni più ospitali al mondo.

Vedendo, però, i quotidiani sbarchi sulle nostre coste, e come altri Paesi dell’Unione Europea e l’Unione stessa stanno affrontando il problema,  ho il timore che le nostre città e i nostri quartieri possano affollarsi in modo esagerato di immigrati, e che tra i clandestini onesti, in cerca di libertà, di un lavoro, e di una vita migliore, possano nascondersi clandestini disonesti, se non veri e propri criminali, sfuggiti alla giustizia nel proprio paese.

Visto l’alto tasso di criminalità che si registra in Italia, ritengo questo sia un problema non indifferente, e una domanda che cittadini e istituzioni debbano porsi.

Questo è può essere definito razzismo o scarsa accoglienza?

In situazioni come quella attuale, l’ipocrisia e la paura di essere definiti “razzisti” sono sempre dietro l’angolo, e non contribuiscono a risolvere i problemi.

Pensiamo alla Francia, che senza paura e senza reticenze ha adottato una politica ben precisa, respingendo gli immigrati clandestini provenienti dall’Italia.

Non so se sia la scelta giusta, o la meno peggio.

Di sicuro, so che i cittadini italiani hanno diritto ad una vita tranquilla, a scendere in strada senza paure, e a godere delle proprie città.
 
Vorrei sapere come la pensate al riguardo.

2 Commenti

  • Caro avv. Rienzi,
    non sono razzista ma inizio ad avere dei dubbi. A noi italiani ci accusano di scarsa accoglienza, ma dov’è la civiltà di chi viene in casa nostra per cercar rifugio?
    Come lei sono fermamente convinta che gli italiani non siano un popolo di razzisti, basti pensare a quanti hanno tenacemente combattuto per contrastare la legge antisemita che voleva ghettizzare gli ebrei. Ed essi non si distinguevano certo per criminalità e malavita. Sono spiacente di dirlo, ma il mio pensiero è legittimato dalla preoccupazione per i nostri figli, che cresciamo con tanta premura e amore e che potrebbero un giorno trovarsi a rischiare il tutto per tutto di fronte ad altri ragazzi, come loro, che però non si fanno molti scrupoli ad usare armi per pareggiare i conti, perché provenienti da una realtà che non gli ha permesso di aver qualcosa da perdere della propria vita e del proprio onore. Forse sono troppo allarmista, ma troppo frequenti sono i casi di nera agli onori delle cronache. La gente inizia ad aver paura. E se in Germania è bastata la scienza eugenetica, di nicchia, a diffondere l’odio razziale contro chi si distingueva per bravura e attitudine al lavoro, quanto pazienterà ancora la nazione di fronte ai continui indugi dei nostri politicanti?

  • Gent. Avv. Rienzi, scusi il disturbo ma da Codacons non ho ancora avuto risposta ad un’informazione sulla tassa concessione governativa ed ho pensato di disturbarLa, nella speranza di avere un consiglio. Ho inoltrato la richiesta di rimborso ai primi di marzo sia all’Agenzia delle entrate che a Vodafone in quanto sono titolare di un abbonamento con due numeri di telefono e quindi i soldini sono parecchi; ho seguito la procedura indicata da Codacons e quindi Vodafone mi ha risposto via mail che non possono togliere la tassa se l’Agenzia delle entrate non lo comunica e quest’ultima non mi ha risposto. A questo punto cosa dobbiamo fare? Sul sito dell’Agenzia delle entrate non ho trovato la circolare che abolisce la tassa e quindi non vorrei aver speso soldi in fotocopie e raccomandate non arrivando a nulla, oltre al fatto che vedrò ancora la tassa sulle prossime fatture. Grazie di cuore per l’aiuto. Massimo Novarini – Reggio Emilia

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