Quelle figurine introvabili dell’album dei calciatori


Un tuffo nel passato: in questi giorni è stato presentato l’ennesimo album delle figurine dei calciatori Panini. Un fatto storico: è dal 1960 che questo album si rinnova e si adatta ai tempi, racchiudendo – come fosse uno scrigno magico – i sogni dei bambini (e non solo). Una tradizione nata quando i fratelli Benito e Giuseppe Panini, fondatori di un’agenzia a Modena, acquistarono un lotto di vecchie figurine invendute, le imbustarono a coppie in bustine bianche con cornicette rosse e le misero in vendita a 10 lire l’una. Altri tempi: ma il successo dell’album – enorme da subito – è arrivato fino a oggi. Non l’hanno messo in crisi neanche i videogame.

Mi ricordo bene – e sono ricordi bellissimi – di quando facevamo, da ragazzi, la collezione: solo che noi, da ingenui, continuavamo a comprare le bustine perché c’era sempre qualche figurina che non usciva mai.. Solo poi, diventati adulti, abbiamo capito che la cosa era voluta!

L’editore – per incentivare l’acquisto di noialtri – entro certi limiti centellinava la distribuzione delle figurine di tizio e caio di proposito. E noi lì a cercarle, affannosamente, senza darci tregua: ecco perchè alcune figurine diventavano rare o rarissime, dando vita a interminabili aste e infinite discussioni tra gli appassionati, rafforzando quell’alone di interesse e mistero che già circondava il fatidico album..

Che sia stata la prima grande “fregatura” delle nostre (allora) giovani esistenze? Può darsi, anzi di sicuro, ma almeno ne è valsa la pena. Ne abbiamo guadagnato pomeriggi in compagnia, gare con gli amici, divertimento e tanta spensieratezza. Fossero tutte così, quelle che capitano nella vita..

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